Poste più sicure. Aumentati i controlli e la videosorveglianza nelle filiali maremmane

Nell’anno appena concluso sono state sventati otto tentativi di azioni criminose contro le agenzie del territorio. E intanto l’azienda vara un vademecum per impedire che i clienti incappino in truffe telematiche.

Poste più sicure. Aumentati i controlli e la videosorveglianza nelle filiali maremmane

Poste più sicure. Aumentati i controlli e la videosorveglianza nelle filiali maremmane

Poste Italiane sta investendo molto anche in provincia di Grosseto per la aumentare la sicurezza delle proprie filiali e agenzie. E basta scorrere alcuni dati che riguardano il nostro territorio per vedere gli importanti risultati già ottenuti. Sono infatti 42 i siti (agenzie o filiali) in cui sono stati implementati i sistemi di sicurezza attiva ed impianti antintrusione. Sono invece 24 i siti in cui sono stati implementati impianti di videosorveglianza. Infine 8 gli eventi criminosi sventati grazie ai sistemi di sicurezza attiva presenti e alla supervisione di Security Room Roma (Centro di Telesorveglianza Poste Italiane).

Ma Poste Italiane è impegnata anche nella lotta alle truffe online. Ecco allora che da poche e semplici regole per evitare spiacevoli sorprese ai cittadini maremmani quando operano online con il proprio conto. Una serie di consigli da tenere a mente illustrati, che si possono trovare nella sezione dedicata alla sicurezza del sito poste.it che ospita anche diversi video che spiegano come avvengono le principali tipologie di truffe online e sulle App, per esempio quando si finalizza un acquisto e-commerce, o attraverso fenomeni quali lo smishing, il phishing, il vishing e i canali social.  Prima regola: Poste Italiane e PostePay non chiedono mai dati riservati (utenza, password, codici di sicurezza per eseguire una transazione, ad esempio codice Otp-One time Password ricevuto via sms) in nessuna modalità (e-mail, sms, chat di social network, operatori di call center) e per nessuna finalità. Se qualcuno, anche presentandosi come un operatore di Poste Italiane o PostePay dovesse chiedere tali informazioni, si tratta sicuramente di un tentativo di frode. Seconda regola: non rispondere mai a e-mail, sms, chiamate o chat da call center in cui ti vengono chiesti i codici personali (utenza, password, codici di sicurezza, dati delle carte di pagamento). Controllare poi sempre l’attendibilità di una e-mail prima di aprirla: verificare che il mittente sia realmente chi dice di essere e non qualcuno che si finge qualcun altro. Non scaricare gli allegati delle e-mail sospette prima di aver verificato che il mittente sia noto o ufficiale. Non cliccare sul link contenuto nelle e-mail sospette; se per errore dovesse accadere, non autenticarsi sul sito falso, chiudi subito il web browser. Segnalare a Poste Italiane eventuali e-mail di phishing inoltrandole all’indirizzo [email protected]. Subito dopo cestinare e cancellale anche dal cestino. Digitare direttamente l’indirizzo Internet https://www.poste.it/ nella barra degli indirizzi del web browser per visitare il sito di Poste Italiane. Utilizzare l’app per usufruire anche del servizio gratuito di push notification e informarsi in tempo reale sulle operazioni di pagamento effettuate con il proprio conto corrente e carte di pagamento. In alternativa attivare il servizio di notifica tramite Sms sul cellulare, gratuito per i pagamenti su siti internet e su app.

Per ulteriori informazioni consulta la sezione Trasparenza Bancaria del sito Poste.it. Tutte le informazioni messe a disposizione da Poste Italiane hanno l’obiettivo di promuovere la cultura della sicurezza e contribuire alla prevenzione dei fenomeni di microcriminalità, in linea con il tradizionale ruolo sociale di Poste Italiane e con i valori di inclusione e vicinanza ai cittadini della provincia di Grosseto, che da sempre ne ispirano l’azione.