REDAZIONE GROSSETO

Polemiche intorno alla sanità: "Dopo gli annunci, la realtà. Piccoli servizi per grandi rinunce"

Amati e Giannelli sull’ospedale: "Portano nuovi macchinari ma molti esami non potranno essere eseguiti"

Amati e Giannelli sull’ospedale: "Portano nuovi macchinari ma molti esami non potranno essere eseguiti"

Amati e Giannelli sull’ospedale: "Portano nuovi macchinari ma molti esami non potranno essere eseguiti"

Per un servizio che arriva, un altro se ne va. Accade all’ospedale di Castel del Piano e a denunciarlo sono Guendalina Amati, consigliere provinciale e comunale di Arcidosso, e Sonia Giannelli, consigliere comunale di Castel del Piano, entrambi esponenti di Fratelli d’Italia.

"L’arrivo dell’endoscopia – spiegano Amati e Giannelli – era stato pubblicizzato in pompa magna. Peccato, però, che a fronte di questo servizio per i cittadini, si sia omesso di dire che le cistoscopie non verranno più effettuate. Così, se un cittadino amiatino avesse bisogno di entrambe, dovrà accontentarsi di effettuare solamente l’esame endoscopico".

"Ci ricordiamo – dicono le consigliere – quando alcuni mesi fa venne elogiato l’arrivo di uno strumento di alta tecnologia proprio nell’ospedale amiatino che avrebbe dovuto eseguire le ortopantomografie. La notizia venne sbandierata come se fosse avvenuta la conquista della Luna: forse pensavano che essendo in un territorio montano e disagiato la popolazione non si sarebbe mai resa conto che in realtà si trattava della semplice panoramica dentale. Ma c’è di più. Vorremmo ricordare che l’utilizzo di tale macchinario richiede la presenza di un radiologo. Cosa, quest’ultima, purtroppo rara per l’ospedale di Castel del Piano". A Castel del Piano di radiologi ne è rimasto solo uno. "Chiaramente non può svolgere il lavoro dei colleghi che non ci sono più in servizi, ad oggi spariti nel nulla – proseguono Amati e Giannelli –. La mancanza di personale specializzato comporta che non si possano effettuare esami con mezzo di contrasto e che qualche particolare esame non possa essere eseguito. Inoltre, alle già ridotte attività in urgenza, si aggiunge anche la consistente diminuzione della diagnostica in elezione".

Infine un attacco diretto alla Regione. "Sono riusciti a creare autostrade per la sanità privata ed a creare quindi una sanità di serie A per chi abita in città ed una di serie B per chi abita in montagna". Per Amati e Giannelli a rimetterci sono soprattutto gli anziani. "I maggiori fruitori degli esami effettuati all’interno di una struttura ospedaliera sono gli anziani e – concludono – la logistica degli spostamenti dalla montagna verso la città o altri capoluoghi di provincia non è delle più agevoli, figuriamoci per persone in là con gli anni".