ARGENTARIO CAPITANI
Cronaca

Sequestrati dalla Guardia Costiera oltre 5mila ricci di mare e 80 chili di gambero rosso

Gli interventi sono stati eseguiti a Porto Santo Stefano e a Pratoranieri. Sanzioni pesanti

Gli uomini della Guardia Costiera durante le operazioni di sequestro di grande quantità di prodotti ittici

Gli uomini della Guardia Costiera durante le operazioni di sequestro di grande quantità di prodotti ittici

Grosseto, 22 febbraio 2024 – Sanzioni della Guardia Costiera a Porto Santo Stefano e Follonica all’interno dell’operazione regionale "Spinnaker", con controlli scattati all’inizio di quest’anno e terminati nella prima decade del mese di febbraio. I militari di Porto Santo Stefano hanno sequestrato circa 80 chili del pregiato gambero rosso e viola, risorsa ittica soggetta a limitazioni per garantirne la sostenibilità. I controlli sono stati eseguiti al momento delle operazioni di sbarco del pescato da un peschereccio al quale è stata anche sequestrata la rete a strascico utilizzata per la pesca.

Ulteriori controlli sono stati eseguiti tramite il metodo "Cross check", controlli incrociati, una verifica sui sistemi informatici delle banche dati relativi alle catture e a quelli della commercializzazione, per valutarne la congruenza ed effettuare attività operative più mirate.

Utilizzando tale tecnica gli uomini della Guardia Costiera hanno accertato che sei pescherecci, alcuni di questi provenienti dalla marineria siciliana, avevano pescato gambero rosso e specie demersali nelle acque toscane senza essere in possesso della specifica autorizzazione rilasciata dal competente Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle Foreste, che ha riservato specifiche quote di cattura del predetto prezioso crostaceo solo a pochi pescherecci espressamente iscritti in elenchi ministeriali. I comandanti sono stati sanzionati con multe per 12mila euro.

La Guardia Costiera di Piombino, a seguito di una specifica segnalazione e di un prolungato appostamento, ha invece identificato a Follonica, in località Pratonieri, tre pescatori abusivi provenienti dalla Puglia intenti alla pesca subacquea che, durante le ore notturne, avevano asportato dalle scogliere soffolte del Golfo di Follonica circa 5.200 esemplari di ricci di mare, destinati alla vendita in nero ai ristoranti. In tutto, sul territorio della Toscana, sei tonnellate di prodotti ittici e 3 attrezzi professionali da pesca sottoposti a sequestro, 60 operatori multati per un totale di quasi 100.000 euro di sanzioni, 236 ispezioni effettuate, 60 illeciti riscontrati oltre alla chiusura temporanea di un ristorante.

Il tutto in una complessa operazione di controllo sulla filiera della pesca, in mare e a terra, finalizzata alla tutela della risorsa ittica e al contrasto della pesca e del commercio illegale, una pesca che rappresenta una concorrenza sleale per i tanti addetti del settore, soprattutto per i piccoli pescatori locali che operano secondo le regole.