ROBERTO PIERALLI
Cronaca

Sessant’anni di Compagnia sbandieratori

MASSA MARITTIMA In un pomeriggio torrido, un fiume con i colori della città di Massa Marittima, indossati con marzialità e giovanile...

MASSA MARITTIMA In un pomeriggio torrido, un fiume con i colori della città di Massa Marittima, indossati con marzialità e giovanile...

MASSA MARITTIMA In un pomeriggio torrido, un fiume con i colori della città di Massa Marittima, indossati con marzialità e giovanile...

MASSA MARITTIMAIn un pomeriggio torrido, un fiume con i colori della città di Massa Marittima, indossati con marzialità e giovanile entusiasmo, anche da chi si è presentato con capelli grigi, ha percorso le vie del centro cittadino per portare in piazza del Duomo l’allegria, i movimenti atletici, il folclore e le coreografie di un saper far girare la bandiera che da sessanta anni costituisce l’anima portante della Compagnia Sbandieratori. Il fiume che ha solcato la città, purtroppo, non ha portato refrigerio, ma gli applausi che tanto pubblico, schierato lungo il passaggio dell’immenso raggruppamento, un centinaio fra musici e sbandieratori, hanno dimostrato ancora una volta come la città ama i propri alfieri e li segue ad ogni piè sospinto. Dai più piccoli, fra di loro senza dubbio lo sbandieratore più giovane d’Italia, a quelli che in passato hanno conquistato titoli di Campioni d’Italia nelle varie specialità, hanno saputo offrire un pomeriggio, molto gradito ed a sorpresa anche per i turisti, nella piazza laddove, esordienti bravissimi, hanno fatto il loro primo bagno di folla. In tribuna con il Rettore Stefano Marinozzi, il sindaco Irene Marconi che ha salutato i protagonisti della giornata con amabilità e simpatia. Immancabile, a fine turnazione delle esibizioni, l’Inno della Compagna Sbandieratori, ambasciatori di pace, con i ragazzi, anche i più giovani, a dare una pennellata a più tonalità, formando un gruppo unico, a conferma di tutta la loro forza, l’attaccamento a quei vessilli che per 60 anni sono stati lanciati nei cieli di tutto il mondo.Roberto Pieralli