Pedemontana, rotatoria al posto dell’incrocio

La rotatoria sulla "Sp 93 Pedemontana" a Capalbio, che sostituirà un pericoloso incrocio, è finalmente in fase di realizzazione. L'investimento di oltre 750mila euro garantirà maggiore sicurezza grazie all'installazione di sensori per rilevare l'acqua sulla strada e semafori anticipati in caso di esondazione. Sarà anche la prima rotatoria in Maremma con illuminazione a led alimentata da pannelli solari.

Pedemontana,  rotatoria al posto dell’incrocio

Pedemontana, rotatoria al posto dell’incrocio

Due cose sono state sottolineate con particolare soddisfazione. La prima è il vantaggio che ne deriverà per la sicurezza di tutti, la seconda – che altrimenti sarebbe rimasta ignota a chiunque non avesse vissuto dall’interno l’intero procedimento – è che la macchina amministrativa di tutte le parti coinvolte ha viaggiato più veloce della burocrazia, dei problemi da risolvere e di tutti i vari intoppi che tanto, prima o poi, un progetto pubblico riesce a mettere di traverso sulla strada. E siccome qui si parlava proprio di viabilità, quella "strada" andava tenuta invece sgombra, altrimenti la rotatoria sulla "Sp 93 Pedemontana" che fra meno di due mesi (questi tempi previsti per il fine lavori) manderà finalmente in pensione l’incrocio a raso con la "Sp 149 Valmarina" sarebbe rimasta nel cassetto delle speranze così come ha fatto – ha ricordato il sindaco di Capalbio Gianfranco Chelini – "per altri ventanni".

L’investimento complessivo supera i 750mila euro e consentirà di eliminare "un incrocio – dice ancora Chelini – pericolosissimo, con un indice di incidentalità molto alto".

Per capire l’importanza che questa opera avrà in termini di sicurezza è sufficiente quindi tenere a mente quanti incidenti (e di quale gravità) si siano verificati in quel punto dove si incontravano due chilometrici rettilinei, ma per capire invece l’importanza del lavoro sinergico fra Provincia, Comune di Capalbio e Genio civile era necessaria una spiegazione.

"Si tratta di una zona classificata con alto rischio idraulico e, in più – dice Francesco Limatola, presidente della Provincia –, dovevano essere concordati interventi anche con Enel per lo spostamento di una cabina. Il progetto, in passato, ha subìto stop proprio a causa di tutte queste difficoltà ma adesso il lavoro corale di Provincia (con l’ingegner Alessandro Vichi), Comune di Capalbio (con il dirigente Pedreschi) e Genio civile (con il direttore Ricciardi) ha portato al risultato che tutti speravamo: l’avvio dei lavori".

Ed è stato poi lo stesso Vichi a ricordare che della rotatoria si era iniziato "a parlare all’inizio degli anni Duemila con un susseguirsi di idee progettuali mai andate a buon fine" mentre oggi si parla di "un progetto molto più semplice e funzionale, e anche molto sicuro, perché saranno installati sensori in grado di segnalare in tempo reale la presenza di acqua sulla carreggiata e di attivare i semafori ad una distanza tale da bloccare in anticipo il flusso veicolare in caso di esondazione del reticolo idraulico".

E sarà anche la prima rotatoria in Maremma dotata di illuminazione a led alimentata con pannelli solari.