
Don Giovanni Tumiatti ha officiato l’ultima messa prima di andare al meritato "riposo"
Castiglione della Pescaia (Grosseto), 17 gennaio 2023 - Con i suoi 92 anni (li compirà il 3 febbraio), era il parroco più vecchio di età ancora in servizio attivo nella diocesi di Grosseto. E domenica, don Giovanni Tumiatti, è ufficialmente andato a riposo dopo circa 60 anni filati di guida di varie parrocchie.
Domenica scorsa, dunque, don Tumiatti si è congedato dalla comunità di Buriano, che ha servito negli ultimi 23 anni e lo ha fatto come un babbo quando lascia le ultime consegne ai figli: raccomandando loro, prima di tutto, di restare uniti e "attaccati a Gesù Parola". Un suo assillo, quello di innamorare i laici della parola di Dio. A Buriano lo ha fatto forgiando davvero, settimana dopo settimana, la comunità attraverso le catechesi, la lectio divina, la lettura condivisa della Scrittura, ma anche responsabilizzando i laici alla vita comunitaria.
E così Buriano è davvero diventata un esempio di come anche una piccola comunità può diventare un laboratorio di quella Chiesa sinodale che il Papa ora propone a livello di tutta la Chiesa. Don Giovanni è stato anche un grande appassionato della cura dei beni materiali. Nei 23 anni a Buriano ha rimesso a posto la chiesa, un gioiellino del ‘300 con stratificazioni barocche; ha recuperato oggetti e suppellettili sacre dei vari secoli, allestendo, così, una sala espositiva data, poi, in gestione al Comune di Castiglione della Pescaia. Insomma, ha pensato alle pietre e alle "pietre vive". Si era ritirato in Seminario, a Grosseto, andando a Buriano due volte a settimana (il giovedì e la domenica). Il vescovo Giovanni, che domenica ha celebrato la Messa di congedo per don Giovanni, ha esortato la comunità a mettere in atto ciò che l’anziano parroco ha loro insegnato in oltre vent’anni di presenza.
Don Tumiatti è prete da 66 anni ed è parroco ininterrottamente dai primissimi anni ‘60. La prima parrocchia che guidò, giovanissimo, fu Casal di Pari, la comunità più piccola e più periferica della Diocesi. Da lì, a metà anni ‘60, fu mandato Parroco a Pian d’Alma. Quando arrivò non esisteva ancora Punta Ala come la conosciamo oggi, ma è grazie alla sua intraprendenza e ad uno spirito imprenditoriale che lo hanno sempre connotato, se la costruzione della chiesa della Consolata prese avvio. Da lì, il vescovo Galeazzi lo inviò parroco a Sassofortino (’66-68). Poi, la morte improvvisa di don Biagio Bailo, spinse il Vescovo a scegliere don Giovanni per gestire quella delicata eredità a Roccastrada. Fu un’impresa titanica, forse la più "tosta" per don Giovanni, che rimase a Roccastrada 13 anni, fino all’81, quando venne inviato ad Alberese. Nove anni, poi un nuovo impegno: parroco della Cattedrale per volontà del vescovo Scola. Nel ‘99 l’ultimo trasferimento, a Buriano, dove ha anche concluso il suo ministero attivo. "Grazie di cuore a don Giovanni – ha detto il sindaco Elena Nappi – per la disponibilità che ha sempre dimostrato a tutta la comunità di Buriano e anche all’amministrazione per i progetti realizzati insieme".