
Il Governo potrebbe estendere e aumentare la tassa di soggiorno a tutti i Comuni, suscitando critiche dalle imprese turistiche di Grosseto. Le associazioni ritengono che i fondi dovrebbero essere reinvestiti nel settore turistico anziché usati per riparare i danni causati dai turisti.
La tassa di soggiorno potrebbe venire estesa a tutti i Comuni che vorranno applicarla e potrebbe diventare più cara. Al momento si tratta solo di un’ipotesi, ma già messa nero su bianco in una bozza di decreto dal Governo. Le imprese del turismo non condividono la proposta e a ribadirlo sono le associazioni.
"Siamo il bancomat dei Comuni – commenta Maurizio Parrini, presidente di Federalberghi Grosseto – ed è assurdo. A livello turistico, noi albergatori siamo l’unica categoria a contribuire nonostante il settore faccia bene a molti altri settori ma che non contribuiscono in nulla. Aumentarla è veramente assurdo".
Ad esempio, per una camera in un hotel a tre stelle da prezzo di 100 euro, si potrebbero pagare sino a dieci euro per notte. "Agli aumenti tendenzialmente non siamo favorevoli – ribadisce Amedeo Vasellini, presidente provinciale di Assohotel –. Soprattutto vorremmo stigmatizzare il fatto che la tassa di soggiorno non viene utilizzata al beneficio del sistema turismo (marketing, promozione, strutture), ma spesso viene considerata, cosi come ci siamo sentiti dire da alcuni assessori del Comune di Grosseto, come l’imposta utile a ripagare i danni fatti, in parte, dal turismo che frequenta la Maremma. Noi siamo contro questa visione, noi crediamo invece che debba essere usata per il turismo e per migliorare la fruibilità dei luoghi". Infine Vasellini dice: "Potenzialmente – conclude – potrebbe servire anche per riqualificare le infrastrutture che servono ai turisti e al tempo stesso anche ai cittadini. Penso ad esempio all’illuminazione, alla realizzazione di nuovi marciapiedi e a nuovi parcheggi".
N.C.