
Nella mattinata di ieri piazza Dante ha ospitato le selezioni regionali della Gara di Arte Muraria "Ediltrophy ’23", durante le quali coppie di mastri muratori, provenienti dalle scuole edili di tutta la Toscana, si sono sfidati nella realizzazione di un manufatto progettato a "regola d’arte". L’iniziativa è stata organizzata dalla Scuola Edile Grossetana, supportata dall’Ance di Grosseto e dai sindacati dei lavoratori edili della provincia, quali soggetti costituenti la stessa Scuola Edile. I partecipanti si sono cimentati nella costruzione di un manufatto di uso comune, ovvero una panchina, così da mostrare alla comunità le fasi di realizzazione e le abilità richieste. L’obiettivo del progetto è quello di sensibilizzare il grande pubblico sulle tematiche connesse alla formazione e alla sicurezza sul lavoro, promuovendo, al tempo stesso, il settore edile. E la selezione di ieri è stata vinta proprio dalla squadra della Scuola edile di Grosseto (squadra dell’impresa Edilco di Claudio e Riccardo Vagnoni, composta da Marco Vagnoni e Stoica Nicusor Florin) e parteciperà alla finale nazionale che si svolgerà a Bari il 21 ottobre, in occasione della giornata conclusiva del Saie (Salone Internazionale dell’Edilizia), dove verranno eletti i migliori muratori di quest’anno. I manufatti realizzati verranno poi donati ai Comuni per l’arredo di parchi, strade pedonali e parchi pubblici. "Si tratta di una gara di arte muraria – dice Andrea Brizzi, presidente della Scuola Edile Grossetana –. molto ben riuscita.Tramite questo progetto, vogliamo far conoscere alle persone l’arte del costruire, perché dietro una costruzione compiuta c’è un mondo composto da professionalità, bravura e preparazione. Questa giornata è stata anche l’occasione per promuovere le tecniche e le capacità messe in campo ogni giorno dai muratori durante la progettazione di tutti quegli oggetti utilizzati nella quotidianità. Abbiamo voluto presentare una sorta di biglietto da visita accattivante per attrarre soprattutto i giovani nel settore dell’edilizia. Il nostro è un settore importante, fra i più antichi, che ha sicuramente bisogno di un ricambio generazionale concreto".
Steven Santamaria