REDAZIONE GROSSETO

Le urla degli amici e i drammatici soccorsi. Chi era il 17enne morto al lago dell’Accesa

Il ragazzo, di origine egiziana, era ospite di un centro di accoglienza per minori stranieri non accompagnati. Forse a tradirlo è stata l’acqua fredda, non si esclude un malore

La tragedia al lago dell'Accesa

La tragedia al lago dell'Accesa

Massa Marittima, 2 maggio 2025 – Aveva approfittato della giornata di sole per una gita con gli amici al lago dell’Accesa, un paradiso a pochi chilometri da Massa Marittima. A tradirlo potrebbe essere stata la temperatura dell’acqua, che nonostante i 30 gradi registrati all’esterno è ancora fredda di questi tempi. Ma pare anche che non sapesse nuotare molto bene. Di sicuro c’è che quella del 17enne di origine egiziana morto annegato nella giornata di ieri, giovedì 1 maggio, è stata una tragedia.

Il ragazzo faceva parte di una comunità per minori stranieri non accompagnati con sede a Valpiana. Il centro è gestito dalla cooperativa Solidarietà e Sviluppo ed è impegnato nell’inserimento di questi giovani all’interno della società: studiano l’italiano, fanno lavoretti, partecipano alla vita quotidiana della comunità con l’obiettivo, un giorno, di trovare un impiego e rifarsi una vita.

Quella del 17enne egiziano che sarebbe diventato maggiorenne tra poco si è spezzata nelle acque del lago dell’Accesa. Stava facendo il bagno, qualche tuffo con gli amici, poi le urla dei compagni che ad un certo punto non lo hanno visto riemergere. Potrebbe essere stato un malore, forse una congestione causata anche dalla temperatura dell’acqua, a fargli perdere i sensi. Sono stati i ragazzi che erano insieme a lui a dare l’allarme, richiamando l’attenzione di altri presenti. Il lago, ieri, era pieno di gente.

Il 17enne è stato tirato fuori dall’acqua non senza fatica da un bagnino di Piombino presente sul posto per caso. E’ stato lui, per circa mezzora, a provare a rianimarlo. Ma al lago dell’Accesa il segnale telefonico è debole è così, per chiamare il 118, è servito del tempo. Quando i sanitari sono arrivati erano da poco passate le 16, ma per il giovane non c’era già più nulla da fare. Il lago dell’Accesa è uno specchio d’acqua balneabile, ma sul posto, come indicano i numerosi cartelli presenti, non c’è il bagnino.