E' morto mentre lavorava: per chi ha investito Federico l'accusa è omicidio stradale

Questa l’accusa per il 25enne che ha tamponato con il suo camion un mezzo parcheggiato sulle Collacchie

La scena dell'incidente e, nel riquadro, la vittima

La scena dell'incidente e, nel riquadro, la vittima

Grosseto, 28 maggio 2021 - Dovrà rispondere di omicidio stradale, il 25enne che mercoledì mattina sulla strada delle Collacchie all’altezza di Riva del Sole a Castiglione della Pescaia, ha tamponato con il camion che stava guidando, un mezzo fermo sul ciglio della strada causando la morte di Federico Regoli, 43 anni, operaio di Roccastrada che stava lavorando insieme ad altri colleghi alla pista ciclabile che collega il paese di Castiglione e Rocchette.

E’ stato il sostituto procuratore Giampaolo Melchionna ad emettere l’avviso di garanzia, proprio nella giornata di ieri, nei confronti del 25enne che ha provocato l’incidente mortale.

Un’accusa molto pesante che però potrebbe anche essere derubricata in seguito. Il procuratore infatti sta aspettando anche la relazione dell’ufficio della Asl Sud Est che interviene quando ci sono infortuni sul lavoro, e che ha appunto fatto un sopralluogo con gli esperti nel cantiere poco dopo la tragedia.

Bisogna infatti verificare se quella zona era a norma, una circostanza che potrebbe migliorare e non poco la situazione del 25enne del posto che ha violentemente tamponato il camion parcheggiato, inguaiando però gli altri, ovvero il datore della ditta che ha vinto l’appalto per la costruzione della pista ciclabile e lo stesso responsabile del cantiere che era stato allestito.

Il 25enne (che è italiano) non rischia il carcere (l’accusa di omicidio stradale lo prevede) anche perchè non sono state rilevate le aggravanti specifiche. Intanto i funerali dello sfortunato operaio non sono stati ancora fissati perchè dovrà svolgersi l’autopsia.

Tuttora il corpo di Federico Regoli si trova all’obitorio dell’ospedale Misericordia in attesa dell’esame che si svolgerà all’inizio della prossima settimana. Da quello che è stato successivamente ricostruito dalla Polizia municipale che si sta occupando dei rilievi, pare che l’operaio stesse caricando le reti di delimitazione del cantiere, proprio all’interno della strada che costeggia la Provinciale delle Collacchie.

In pratica il mezzo che è sopraggiunto lo ha prima schiacciato alle sponde dell’altro mezzo e poi ha sbattuto la testa. I medici hanno tentato a lungo di salvare la vita dell’uomo le cui condizioni sono apparse subito molto gravi. Ma purtroppo il suo cuore ha cessato di battere poco dopo l’arrivo dell’elicottero Pegaso, chiamato come ultima speranza di strapparlo alla morte.

Troppo gravi infatti le ferite alla schiena e soprattutto alla testa riportate nel trauma. Federico Regoli, infatti, dopo lo schianto, non aveva più ripreso conoscenza.