
La protesta di una donna nei confronti del medico (Foto di repertorio)
Follonica, 2 agosto 2025 – Ha pagato due volte un esame nonostante avesse diritto all’esenzione. E’ assurda la storia che ha visto protagonista, suo malgrado, una cittadina follonichese che è stata costretta a pagare un esame del sangue prescritto dal proprio medico di famiglia. Un esame necessario per il follow up oncologico. Un controllo periodico di routine, dopo una lunga storia clinica, che sarebbe dovuto rientrare nei protocolli di esenzione (codice 048) previsti per i pazienti oncologici.
“Nonostante la prescrizione del mio medico – racconta la donna – mi sono vista addebitare l’importo perché proprio il mio dottore non ha inserito, per la seconda volta, il codice corretto di esenzione. E così, ancora una volta, ho pagato di tasca mia. La prima volta ho pensato che avessi sbagliato a non ricordargli del codice da inserire, anche se credo il dottore possa vederlo di che caso si tratta. Ma la seconda volta sono sicura di aver fatto presente che il codice andava messo”. Non è l’unico episodio segnalato dalla donna. “Quando gli ho poi chiesto un’informazione per una ricetta di un farmaco salvavita di mio marito, anche lui assistito dallo stesso dottore – prosegue – mi sono vista rifiutare la prescrizione e sono stata buttata fuori dallo studio con il consiglio che per lui dovevo prendere un altro appuntamento. Poi ha anche inibito la app dove tutti lo possiamo contattare. I suoi assistiti ora possono solo prendere appuntamento o rinnovare farmaci continuativi. Chi ha bisogno di fare altre richieste come gli esami del sangue, ora è impossibilitato”.
Lo Spi Cgil esprime grande preoccupazione per quanto accaduto. “È inaccettabile che un cittadino con una storia clinica oncologica sia costretto a pagare per un esame che, con la corretta compilazione, sarebbe stato gratuito – dichiara Erio Giovannelli, dello Spi Cgil – Il personale medico è in costante stress e serve alleggerire la burocrazia garantendo più presenza ai cittadini. Ci risulta che il medico abbia dato anche le dimissioni”.