MARIA VITTORIA GAVIANO
Cronaca

Maturità, la seconda prova. La telefonata liberatoria: "Ho finito, è andata bene"

Tantissimi gli studenti che chiamano i genitori al termine del compito ’tecnico’ più temuto. Più agitazione tra i ragazzi dopo il tema di italiano che dava maggiore possibilità di espressione. .

"Mamma, ho finito. E’ andata bene". Questo è lo scenario alla Cittadella dello studente poco dopo la fine della seconda prova. Sono stati tantissimi gli studenti ad aver chiamato i genitori al termine del compito più temuto rispetto al tema di italiano che ha aperto le ’danze’ della maturità. Quelle parole di una telefonata liberatoria pronunciate poco dopo averci raccontato la sua prova da Tommaso Rustici sicuramente hanno colpito. C’era sicuramente più agitazione vista la prova più tecnica, specifica a seconda degli indirizzi. Però abbiamo posto una domanda unica, un po’ provocatoria agli studenti: "Ti senti maturo?". Ognuno ha risposto a modo suo, qualcuno in modo sorprendente.

"E’ uscito diritto ed economia – dice Dario Draghetti, Liceo economico sociale esabac –, l’uguaglianza sull’uomo e donna in ambito lavorativo ed economico. Ho parlato dell’uguaglianza fra uomo e donna nella storia e della Costituzione, analizzando il passaggio della donna dalla sola cura della casa ad avere un ruolo in ogni ambito. E’ andata bene, c’era più ansia rispetto alla prima prova. Adesso vorrei trovare lavoro, poi avrò tempo una volta raggiunta la stabilità, di fare Scienze motorie e fare una magistrale per diventare professore. Essere maturo significa prendere le proprie responsabilità e pensare che fra qualche giorno entrerò nel mondo dei grandi e del lavoro mi fa pensare che non sono proprio pronto. E’ un salto nel buio".

"Punto alla sufficienza – dice Emanuela Kaja, Economico sociale – non è andata male. Secondo me non c’è uguaglianza fra uomo e donna, ancora non è stata raggiunta. Certo è migliorata negli anni, però c’è disparità nei salari, ad esempio. Mi aspettavo però uscisse economia internazionale, mi sarei sentita più preparata. Diritto erano dieci anni che non usciva, ci ha spiazzati. Abbiamo anche la terza prova Esabac di francese e mi preoccupa. Voglio fare l’università, design a Firenze. Mi sento matura? Sì, al di fuori del contesto scolastico".

"E’ uscita la descrizione di un’azienda di olive e la descrizione dell’agricoltura 4.0 – afferma Miriam Ferretti, Professionale agrario –. Per il futuro mi voglio prendere un anno per girare il mondo, la prima tappa sarà in Francia con l’Erasmus. Poi mi iscriverò all’università. Mi sento più matura di quando sono entrata in prima superiore, anche perché me lo hanno fatto notare persone adulte, forse devo credergli".

"La seconda prova è andata meglio della prima – dice Niccolò De Gregori, Professionale agrario –. Ho parlato anche di pratiche innovative sull’agricoltura 4.0. Adesso vorrei andare a lavoro e magari fare qualche concorso. Sì, io mi sento maturo".

"E’ uscita la stima su un’azienda che ha subìto un danno chimico – dice Stefano Aldo Galimberti, Tecnico agrario –. Mi ero preparato abbastanza, è andata meglio la prima prova. Andrò all’università, è il mio obiettivo". "E’ andata molto bene – dice Matteo Del Mazza, Liceo scientifico ordinario –, mi aspettavo un problema di questo tipo. La prova era abbastanza complessa, ma erano diversi anni che veniva proposto un problema così. Non ci ho fatto troppo caso alle citazioni, ho pensato a risolvere i quesiti. Adesso mi iscriverò all’università. Mi sento maturo dal punto di vista di conoscenze e comportamentale rispetto a quando sono entrato". "E’ stata più facile la prima prova, più lunga ma potevi spaziare – conclude Tommaso Rustici, Liceo scientifico ordinario –. Sono usciti due problemi sulla probabilità che era tanto che non uscivano. Ora mi iscriverò ad Ingegneria gestionale a Firenze. Sicuramente fare l’esame non c’entra con la maturità di una persona, solo a livello di conoscenze, non ti insegna a vivere il mondo che ci aspetta".

Anche se poco considerate, le citazioni devano una grande spinta, specialmente per la maturità intellettuale, come la frase di Cartesio: "La ragione non è nulla senza l’immaginazione". Immaginate e sognate, ragazzi.

Maria Vittoria Gaviano