REDAZIONE GROSSETO

Torna la transumanza dei butteri: così il turismo sposa la tradizione

Carovana a cavallo lungo un percorso dall’Aretino alla Maremma

Durante la manifestazione si svolgeranno dimostrazioni del lavoro con il bestiame dei butteri

Grosseto, 25 settembre 2014 -  C’ERA un volta, in Maremma. È tutto racchiuso in questo incipit lo spirito del progetto « Transumanza» cui un gruppo di associazioni equestri ha voluto dar vita mettendo insieme le forze nella ricerca di un qualcosa che potesse raccontare questa terra, questa storia. E così nasce l’idea di riprendere una vecchia tradizione, quella appunto dello spostamento stagionale del bestiame, per riproporla in termini adattabili a un progetto di turismo equestre che si sviluppa lungo 200 chilometri. «Consapevoli che oggi più che mai la cultura è un fattore di economia e la storia ci aiuta a dare valore ai territori – spiega Mariano Manciati, titolare del centro equestre Cm Equitazione di Giannella – che custodiscono culture e tradizioni antiche, abbiamo progettato questo viaggio sulle orme della memoria. La civiltà della Transumanza ha dato origine alla formazione di borghi, paesi e pievi, nati sulle direttrici provinciali. Un itinerario che già nell’età del bronzo e del ferro collegava le nostre montagne con la zona costiera».

SEGUENDO le fasi della transumanza è stato così individuato un percorso che passando nei luoghi più suggestivi della Maremma restituirà ai partecipanti tutto il fascino e il sapore della declinazione più country e riservata di questa terra. Il gruppo partirà sabato da Poppi e sarà composto da ospiti e cavalieri che attraverseranno i territori compresi nelle province di Arezzo, Siena e Grosseto, fermandosi nei punti di sosta lungo tratta individuati lungo il percorso. I paesi e i borghi attraversati saranno coinvolti attraverso le proloco che hanno già offerto la loro disponibilità ad organizzare dimostrazioni di antichi mestieri, visite guidate in luoghi di interesse, degustazioni di prodotti tipici e quant’altro possa contribuire a creare la scenografia di questo viaggio nel tempo. «L’obiettivo è creare una manifestazione stagionale e stabile di turismo equestre – spiegano gli organizzatori – per riportare alla luce luoghi e modi di quel mondo che fino agli anni Cinquanta del secolo scorso erano una vera e propria pratica di vita». Le associazioni che hanno contribuito alla realizzazione del progetto sono i Cavalieri di Vulci, Butteri della Maremma, Butteri dell’Alta Maremma, Circolo Cavalcanti Capalbio, Associazione Butteri del Marruchetone, Associazione Dilettantistica Sportiva il Gelsomino, Associazione 75° Avventura, il Comitato Unpli provinciale e il Centro equestre Cm Equitazione in collaborazione con la proloco Alborensis di Alberese insieme alle altre dei centri incontrati lungo il cammino. Il progetto sarà poi presentato a novembre alla Fieracavalli di Verona, in collaborazione con la Camera di commercio.

R.B.