
È stato consigliere comunale per due legislature, una anche da capogruppo in quanto candidato sindaco
Ieri Castel del Piano ha dato l’ultimo affettuoso saluto a Sandro Ginanneschi, venuto a mancare a 73 anni. Sandro, come lo ha ricordato anche l’amministrazione comunale, è stato una persona che ha dato tanto alla sua comunità. È stato consigliere comunale per due legislature, una anche da capogruppo in quanto candidato sindaco. "Sempre presente, attento, profondo conoscitore del paese e dei suoi bisogni – ha ricordato il sindaco di Castel del Piano, Cinzia Pieraccini -. Ha partecipato alla vita del Comune con spirito critico, ma sempre costruttivo, con passione e rispetto".
A ricordare la persona e anche l’uomo politico è stato Claudio Franci, ex sindaco di Castel del Piano che proprio in occasione della tornata elettorale del 2014 si trovò come avversario Sandro Ginanneschi. "Ho perso un amico, un amico vero – ricorda Franci -. Gli amici veri sono quelli che le cose te le dicono in viso. Sandro Ginanneschi era uno di questi, non me le ha mai mandate a dire. Abbiamo avviato a frequentarci agli inizi degli anni Settanta, il suo babbo Ivo mi era stato maestro e dal quale avevo ricevuto qualche bella bacchettata nelle mani. Avviammo a condividere percorsi comuni, nel 1972 la crisi della giunta comunale e l’insediarsi di una nuova amministrazione determinò anche le dimissioni della allora Pro loco. Fu così che furono messe a rischio lo svolgimento delle festività. Un gruppo di giovani volenterosi supportati da Gastone Pioli, da Danilo Pioli e dal dottor Gabriello Oliveri, attraverso il comitato dei festeggiamenti proseguì l’attività. Sandro fu una figura centrale nell’organizzazione delle feste di Settembre. Qualche intercessione un po’ avventurosa fra il Dio e la Madonna comunque consentì di onorare al meglio la Madonna delle Grazie. Fu una bella esperienza che spesso si concludeva con cenette ai miei castagni".
Poi Franci prosegue: Il craxismo nelle nostre discussioni ci ha sempre diviso – ha proseguito - ma io sono stato un comunista praticante. Poi ci siamo incontrati nelle istituzioni, lui mattatore delle opposizioni ed io sindaco. Non me ne ha fatte passare una liscia, l’amicizia era una cosa diversa della politica. Ma a parte gli scontri su questioni delicate che riguardavano l’amministrazione ne abbiamo sempre parlato passeggiando attorno al piazzone e l’ultima passeggiata che ci eravamo ripromessi di fare nell’ultima telefonata – conclude - è rimasta in sospeso, ciao Sandro".
Nicola Ciuffoletti