Lo stop di Venator Operai in assemblea "Già persi 40 posti La crisi è per tutti"

I rappresentanti dei lavoratori hanno fatto il punto della situazione "Incombe il problema dello stoccaggio del gesso rosso. Il progetto presentato alla Regione darebbe continuità produttiva".

Lo stop di Venator  Operai in assemblea  "Già persi 40 posti  La crisi è per tutti"

Lo stop di Venator Operai in assemblea "Già persi 40 posti La crisi è per tutti"

Ennesima assemblea dei lavoratori della Venator per analizzare la situazione interna ed esterna alla fabbrica. Gli operai hanno deciso di fare il punto della situazione dopo la decisione dell’azienda di procedere con la chiusura se non verrà trovata una sistemazione allo stoccaggio dei gessi rossi.

"Da quando è iniziata la crisi – dicono i rappresentanti dei lavoratori – abbiamo già perso quasi 40 posti di lavoro diretti e il resto del personale è ormai da mesi in un regime di cassa integrazione che impatta pesantemente sull’economia delle famiglie e di tutto l’indotto. Ancora più grave è la condizione delle ditte appaltatrici, che gravitano nella nostra azienda, anche loro interessate dalla perdita di posti di lavoro e, in tanti casi, senza adeguati ammortizzatori sociali".

L’indotto, infatti, come spiegato anche dai sindacati, vede protagonisti almeno mille persone, tra lavoratori e addetti alla manutenzione. Senza quel lavoro molte famiglie sarebbero veramente in difficoltà. Il momento di profonda crisi di Venator potrebbe portare infatti anche al blocco completo dell’attività nei prossimi mesi, se non alla chiusura definitiva.

"Oltre a fattori esterni come il mercato globale e la difficile posizione finanziaria della Società – ricordano i lavoratori – sul sito di Scarlino incombe il problema dello stoccaggio del gesso rosso. L’ azienda in accordo con la Regione ha presentato un progetto di tipo temporaneo e reversibile che consentirebbe la continuità produttiva e consentirebbe di avere il tempo di sviluppare e autorizzare altri progetti di più lungo respiro".

I lavoratori della Venator chiedono che tutte le parti coinvolte l’azienda, l’autorità regionale, le organizzazioni sindacali, lavorino e si impegnino per arrivare, nel più veloce tempo possibile, alla autorizzazione del progetto presentato, nell’assoluto rispetto di tutte le norme su tutela ambientale salute e sicurezza. "Crediamo – concludono i lavoratori – che sia interesse di tutti arrivare ad una soluzione adeguata e sicura".