Quella delle concessioni balneari è una storia che va avanti da molto tempo, ad oggi però in mezzo alle tante incertezze c’è una sentenza del Consiglio di Stato che parla chiaro e che ha confermato la scadenza delle concessioni balneari al 31 dicembre del 2023, annullando le eventuali deroghe fino al 31 dicembre del 2024 concesse da alcune Amministrazioni comunali. Il Consiglio di Stato costituisce l’ultimo grado di giudizio nella giustizia amministrativa, cioè quella che regola i rapporti tra cittadini, società o enti pubblici e la pubblica amministrazione. Le sue sentenze sono dunque molto importanti. La partita però potrebbe non finire qui e tutti, dalle associazioni di categoria agli amministratori maremmani invocano una legge, la cosiddetta legge Meloni che possa chiarire le modalità di bando a evidenza pubblica e soprattutto possa prevedere degli indennizzi a corrispondere al concessionario uscente, tutelando di fatto i diritti dei piccoli imprenditori. In provincia di Grosseto sono 7 i comuni costieri che stanno affrontando questo problema. Uno di questi è Orbetello che conta oltre 100 concessioni (24 di questi sono stabilimenti balneari) e circa 14 chilometri di spiaggia. Sulla sentenza del Consiglio di stato riguardante la Bolkestein (che impone all’Italia di fare dei bandi per mettere a gara le concessioni e aprire così il mercato alla concorrenza). "Per quanto riguarda l’ultima sentenza del Consiglio di Stato – commenta l’Amministrazione comunale lagunare – stiamo ancora valutando la situazione. Ci siamo immediatamente attivati con le associazioni di categoria per analizzare la procedura di deroga che fu fatta a suo tempo dal Comune di Orbetello e verificare che, rispetto alla complessità della procedura, tale deroga, che prevede la messa a gara nel 2033, possa essere esclusa dai casi previsti dal Consiglio di Stato e rimanere perciò in stato di validità". In caso contrario, nell’immediato,l’ente sarebbe in grave difficoltà nel redigere i bandi di gara che, per quanto concerne il Comune di Orbetello, riguardano quasi 100 concessioni che l’Ente gestisce. "Oltre a un serrato confronto con le associazioni di categoria – conclude – stiamo valutando con attenzione ogni passo successivo conseguente alla sentenza emessa dal Consiglio di Stato". La situazione è in mano all’avvocatura comunale e a legali privati per quanto riguarda il Comune di Grosseto, dove su un totale 22 chilometri di spiaggia, 2,2 chilometri sono occupati da stabilimenti balneari, meno del 15%. "Il Governo si sta battendo in Europa – commenta Bruno Ceccherini, assessore al demanio – per ribadire la non scarsità della risorsa spiaggia e questo ci eviterebbe di andare a bando. In caso contrario, per noi si tratterebbe di fare tanti bandi, uno diverso dall’altro perché abbiamo una diversificazione importante per quanto riguarda le concessioni. Auspico quindi criteri uniformi avvalorati da una norma nazionale".