MATTEO ALFIERI
Cronaca

Lega, guerra per le Regionali: "Nessun ’vannacciano’ in lista"

Il commissario Andrea Maule, dopo la riunione, dice no alle candidature di Cinzia Garofalo e Andrea Vasellini "Proposta irricevibile, si tratta di due persone che non sono radicate nel territorio. Pronti a farci da parte".

Andrea Maule, commissario provinciale della Lega, contesta i nomi proposti per le candidature del partito in vista delle elezioni regionali di ottobre

Andrea Maule, commissario provinciale della Lega, contesta i nomi proposti per le candidature del partito in vista delle elezioni regionali di ottobre

Guerra aperta nella Lega. Dopo la riunione effettuata dal commissario provinciale Andrea Maule insieme ai dirigenti, amministratori e militanti, la posizione è chiara: niente ‘vannacciani’ in lista. "La proposta di lista che mi hai prospettato per le elezioni regionali – si legge nella lettera scritta da Andrea Maule alla segreteria regionale – prevede in prima posizione Cinzia Garofalo, residente a Grosseto da poco tempo, originaria di Milano, non tesserata Lega, espressione dell’onorevole Vannacci. In seconda posizione Andrea Vasellini, tesserato Lega da poco più di un mese, già autore di posizioni avverse, anche recenti, nei confronti del partito e degli amministratori locali, anch’egli espressione di Vannacci. In terza posizione c’è Paola Piu, la più storica tesserata Lega in Maremma, responsabile provinciale del tesseramento, proposta ufficialmente dalla Lega Grosseto, e in quarta Walter Capitani, tesserato da oltre 10 anni, militante da oltre 5 anni, consigliere provinciale, consigliere comunale e commissario della sezione Colline dell’Albegna".

Maule attacca: "È quindi evidente che le prime due posizioni della lista sono interamente espressione dell’onorevole Vannacci e prive di una reale radicazione nel territorio e nella storia del movimento, mentre la terza e la quarta sono frutto del lavoro locale. Non possiamo non rilevare l’assoluta sproporzione e incoerenza della proposta: due figure estranee o appena entrate nella Lega vengono collocate davanti a due candidati che rappresentano a militanza, la continuità e l’identità del movimento in provincia di Grosseto. Il confronto è stato ampio, serio e partecipato, e il responso è stato unanime, fermo e deciso: la proposta è irricevibile. I militanti e gli amministratori di Grosseto ritengono che, stante così le cose, l’unica strada percorribile è che il vice segretario nazionale, Roberto Vannacci, individui quattro candidati della propria corrente e li faccia correre autonomamente alle imminenti elezioni regionali. Preciso inoltre che, in relazione a quanto discusso, avevo già dato (insieme a Gino Tornusciolo) la disponibilità per la presentazione delle liste agli organi competenti; stante così le cose, tale disponibilità viene meno. La Lega a Grosseto continuerà a lavorare con coerenza e lealtà, difendendo il sacrificio e l’impegno di chi ha fatto grande il movimento. Ma non possiamo accettare che l’esperienza, la militanza e la storia vengano calpestate per logiche estranee al territorio".

Matteo Alfieri