Le testimonianze meno conosciute. Quei segnali dal significato un po’ sbiadito

Questo articolo descrive un segnale storico presente sul muro del Duomo di Grosseto, che indica la presenza di punti di attacco per idranti. Viene spiegato il suo significato e si fa riferimento a iniziative di restauro e catalogazione in altre città italiane. Un invito a non perderlo definitivamente.

Le testimonianze meno conosciute. Quei segnali dal significato un po’ sbiadito

Le testimonianze meno conosciute. Quei segnali dal significato un po’ sbiadito

Quanti sanno il significato del segnale (una lettera "I" su campo bianco e inscritta in un cerchio nero) riprodotto nella foto? In città questo segnale si trova sul muro esterno del transetto destro del Duomo di Grosseto, in viale Cimabue (direzione sud) dove termina l’attuale muro perimetrale di Villa Pizzetti e sono testimonianze dell’ultima guerra mondiale.

Lo ricorda un lettore del nostro quotidiano che spiega poi anche il loro significato.

"Fanno parte – dice – di segnali previsti da alcuni Decreti emessi a partire dal 1940 (data di entrata in guerra dell’Italia) al fine di aiutare la popolazionem e le squadre di soccorso nell’identificazione di punti di rifugio e aiuto alle stesse squadre di soccorso per il pronto intervento dopo raid aerei. Nel caso specifico questi due segnali stanno a significare la presenza di punti di attacco per idranti. Difatti nei pressi del Duomo era presente (forse ancora oggi) una vasca di raccolta di acqua, così come nei pressi di Villa Pizzetti. Attualmente i due segnali versano in condizioni precarie, il primo stenta ad essere visibile, a differenza del passato quando, a pochi metri da quello ancora scarsamente visibile sul muro del Duomo, ce n’era un altro sul muro del Palazzo della Provincia che oggi, purtroppo, è scomparso. In altre Città italiane (come Milano, Genova, Roma, Faenza, Trieste, Torino, Bologna, Ancona) si stanno realizzando opere di restauro, sia da parte di Enti pubblici che da parte di Enti o privati) e catalogazione di questi segnali. Qui, nella nostra città, non credo ci siano iniziative in tal senso, tranne forse questa. Sicuramente sarebbe un peccato perderli definitivamente".