NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

Lavoro, Grosseto a fondo classifica. Molto basso il numero di ore: "Pesa probabilmente la stagionalità"

Secondo l’inchiesta della Cgia nel capoluogo maremmano in media sono 222 i giorni di occupazione. Fanalino in Toscane e tra gli ultimi in Italia. Non va meglio per le retribuzioni. Dubbi sul sommerso .

I lavori stagionali, come i bagnini,. alla base del basso numero di ore di occupazione

I lavori stagionali, come i bagnini,. alla base del basso numero di ore di occupazione

GROSSETOIl confronto tra Nord e Sud Italia rivela differenze significative non solo in termini di qualità della vita, ma anche di tempo dedicato al lavoro e di retribuzioni. Secondo un’analisi dell’Ufficio studi della Cgia, nel 2023 gli occupati del Nord hanno lavorato in media 255 giorni all’anno, mentre al Sud appena 228. In altre parole, i lavoratori del Nord hanno timbrato il cartellino circa 27 giorni in più rispetto ai loro colleghi meridionali. Lo studio Cgia è andato a indagare come sono messe le province italiane e Grosseto si allontana molto dalla media nazionale. Secondo i dati elaborati dall’Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre la Maremma si posizione al 92esimo posto (su 107 province italiane analizzate) per numero di giorni lavorati in un anno. I grossetani in media nel 2023 infatti hanno lavorato 222,4 giorni.

Un dato questo che posiziona la provincia di Grosseto in fondo alla classifica, ultima della regione Toscana che invece ha registrato a 249,2 ore lavorate in media all’anno. Ma perché questa disparità? Non si tratta di una questione di impegno o di dedizione, bensì di fattori economici e strutturali. La principale ragione risiede nell’economia sommersa, molto più diffusa nel Mezzogiorno, che rende difficile conteggiare le ore lavorate in modo regolare. Fenomeno questo potrebbe riguardare anche la provincia di Grosseto e su questo tema molto attenti sono i sindacati che lavorano con l’obiettivo di far emergere il lavoro sommerso e le associazioni di categoria. Inoltre, il mercato del lavoro della provincia di Grosseto è caratterizzato da stagionalità nel settore ricettivo e agricolo. Elemento questo che abbassa la media delle ore lavorate.

Lo studio dell’associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre fornisce altri dati che appaiono interessanti da analizzare. Il primo è lo stipendio lordo pro capite (2023) provincia per provincia. Anche in questa classica Grosseto si trova nella seconda metà, all’85 posizione, con una media di 17.272 euro, cioè 77, 66 euro come paga giornaliera. La media regionale è invece più alta, pari cioè a 22.388 euro con una retribuzione media giornaliera di 89,85 euro. E nel resto d’Italia che vento tira?

Dall’analisi provinciale delle retribuzioni medie lorde pagate ai lavoratori dipendenti del settore privato emerge che, nel 2023, Milano è stata la realtà dove gli imprenditori hanno erogato gli stipendi medi più elevati: 34.343 euro. Seguono Monza-Brianza con 28.833 euro, Parma con 27.869 euro, Modena con 27.671 euro, Bologna con 27.603 euro e Reggio Emilia con 26.937 euro. In tutte queste realtà emiliane, la forte concentrazione di settori ad alta produttività e a elevato valore aggiunto - come la produzione di auto di lusso, la meccanica, l’automotive, la meccatronica, il biomedicale e l’agroalimentare – ha "garantito" agli addetti di questi territori buste paga molto pesanti.

Nicola Ciuffoletti