
Un dolore profondo. Che ha colpito da più parti. Non soltanto nel mondo della sanità dove la dottoressa Michela Stumpo...
Un dolore profondo. Che ha colpito da più parti. Non soltanto nel mondo della sanità dove la dottoressa Michela Stumpo era davvero ben amata da tutti. Dopo la sua morte a seguito di una terribile malattia infatti, l’associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule (Aido), la sezione di Grosseto, partecipa in queste ore con profondo dolore al lutto per l’improvvisa e prematura scomparsa del medico. "Professionista stimata, donna di grande umanità e vicina da sempre ai valori della donazione e della solidarietà – ha iniziato la presidente dell’associazione, Sofia Nappo – La sua sensibilità, il suo impegno e la sua presenza discreta ma costante hanno lasciato un segno indelebile nella nostra Associazione e nei cuori di tutti coloro che l’hanno conosciuta. Alla sua famiglia e ai suoi cari esprimiamo la nostra più sentita vicinanza. Ci stringiamo a loro in questo momento di grande dolore, nel ricordo riconoscente di una persona speciale". Michela Stumpo è morta a 56 anni a causa di una malattia incurabile che l’aveva colpita qualche anno fa. Lascia il marito, Pantaleo Dell’Anna, e due figli, Martina e Jacopo. Profondo anche il cordoglio dei colleghi dell’ospedale. Lavorava a stretto contatto con il reparto di oncologia, reparto dove lei andava spesso a rincuorare ed aiutare i pazienti. Il suo lavoro l’aveva portata ad essere una dei medici più apprezzati dell’intero ospedale, anche perchè era molto amata anche dai pazienti. Nonostante la diagnosi, la dottoressa Stumpo aveva continuato a lavorare. Ieri alle 17 nella chiesa dell’Addolorata si sono celebrati i funerali che sono stati molto partecipati.