REDAZIONE GROSSETO

L’afflusso dei turisti satura il Pronto soccorso

L’effetto è evidente in questa prima metà di luglio: 244 pazienti al giorno

L’afflusso dei turisti satura il Pronto soccorso

Effetto turisti al Pronto Soccorso di Grosseto e i numeri degli accessi salgono confermando la struttura sanitaria maremmana leader dell’Usl Sud Est. Dal 1° al 15 luglio sono stati 3666 i pazienti presi in carico, pari a una media 244 al giorno. Numeri che parlano chiaro, la Dea di Grosseto è prevalentemente in fascia rossa, cioè con un numero alto di accessi giornalieri: "Quando ne vediamo pochi – spiega in prima battura il dottor Mauro Breggia, direttore del Pronto soccorso grossetano e anche del dipartimento di Emergenza –urgenza dell’Asl sudest - ne abbiamo 233 di accessi, è accaduto il 6 di luglio. Sicuramente su Grosseto si verifica l’effetto turisti, cioè aumentano gli accessi con l’aumentare delle presenze sul territorio, ma non posso confermare che il numero delle persone che si è rivolto al pronto soccorso di Grosseto è stato elevato anche nei primi mesi dell’anno, cioè da gennaio a maggio". I motivi sono molteplici. "Anche pubblicamente ho sottolineato un problema – prosegue- c’è una carenza di medici di famiglia, dico anche che l’Asl sta facendo di tutto per reclutarli, ma al momento mancano. Questa assenza spinge i cittadini a rivolgersi direttamente ai vari pronto soccorso anche se, in alcune situazioni, potrebbero essere presi in carico dai medici di famiglia". Breggia dunque ci tiene a precisare e a sottolineare il grande lavoro svolto quotidianamente del personale medico e sanitario, poi sottolinea: "Mi rivolto a tutti i cittadini – spiega Breggia –in questa fase è importante fare prevenzione". L’invito di Breggia è quello di usare il pronto soccorso con grande responsabilità, ovviamente né sottovalutando e né sopravvalutando il problema. Infine al direttore del pronto soccorso grossetano e anche del dipartimento di emergenza –urgenza dell’Asl sudest gli abbiamo chiesto quali sono le patologie di stagione. "In questo periodo in pronto soccorso si stanno registrando un elevato numero di disidratazioni che mettono a rischio le persone fragili, bambini e anziani. Con il caldo si verificano più coliche renali, infezioni alle vie respiratorie alcune più banali, altre più complesse e infine non sottovalutare il caldo e i suoi effetti sull’organismo umano – conclude -. Tenere alla larga i colpi di calore e le insolazioni, in questo senso bisogna intervenire sugli stili di vita. Faccio un esempio, fare sport nelle centrali del giorno è fortemente sconsigliato".

Nicola Ciuffoletti