MARIA VITTORIA GAVIANO
Cronaca

La zona di San Martino: "Erbacce, rifiuti e pericoli. Ci sentiamo abbandonati"

I residenti protestanto per la situazione di degrado che si è creata intorno alle abitazioni "E se qualcosa ancora funziona è perché la manutenzione ce la facciamo da soli".

La zona di San Martino: "Erbacce, rifiuti e pericoli. Ci sentiamo abbandonati"

L’edificio che ospitava l’asilo è ora circondato da erbacce e alberi che perdono rami

Si sentono abbandonati e trascurati. Alle porte del capoluogo maremmano, in direzione Istia d’Ombrone, c’è la località San Martino. Una lingua di strada, proprio dietro la città sulla Via Scansanese. Non molte case, ma una gran voce, pronta a farsi sentire in merito allo stato in cui si ritrova la strada che comprende una quindicina di abitazioni e tanti residenti, pronti a puntare il dito verso la situazione che stanno vivendo ormai da anni: degrado e sporcizia. Ma soprattutto, ciò che indigna i cittadini è l’abbandono.

Il grido dei residenti rivolto verso il Comune di Grosseto parte da evidenze (anche se lo stato in cui si presenta ora via Scansanese in località San Martino, non è così tanto in decadimento perché sono i primi, gli abitanti del posto a scendere davanti alle loro case e sistemare ove non è arrivato aiuto e competenza) che sono problematiche legate sopratutto all’assenza di manutenzione ordinaria, pulizie e decoro urbano, quindi: radici sporgenti, aghi di pino che bloccano i tombini, scarsa illuminazione, vegetazione fuori controllo, edificio dell’ex asilo in stato di abbandono, fosso colmo di rifiuti, sporco e rovi, i secchioni spesso utilizzati impropriamente da cittadini non residenti nella zona e rifiuti lasciati a giacere accanto, mancanza di illuminazione e passaggio pedonale ed infine i dissuasori di velocità che, aggravati dalle elevate velocità dei passanti, diventano molto rumorosi.

"Abito vicino al fosso – spiega Luciano Vasile – che si trova accanto all’azienda Busisi ed è colmo di vegetazione selvaggia, sporco, e tanti materiali che bloccano lo sfogo. Accanto c’è l’asilo dimenticato, dove addirittura cadde un ramo di una pianta, e davanti, sul marciapiede c’è accumulo di aghi di pino ed erba. Il minimo decoro che c’è è dovuto al grande impegno di noi residenti che svogliamo piccoli interventi di manutenzione per vivere in buone condizioni, ma sono anni che non vengono fatti i lavori necessari".

"La mia casa – spiega Simonetta Cipriani – si trova di fronte a dove c’è il punto per la racconta differenziata, ed è un covo di animali. Il secchio del multimateriale è sempre aperto perché spesso a gettare la spazzatura qui arrivano da altre zone e quando trovano il cassonetto pieno la depositano dietro ai secchioni perché c’è tanto spazio. Spesso ci sono anche otto sacchi, stamani (ieri per chi legge, Ndr) ho fatto la differenziata anche per gli altri per poterla gettare anche io. Vorrei che fossero girati con l’apertura verso la strada. Cerchiamo di tenere pulito più possibile, ma l’erba non viene mai tagliata".

"Il problema – afferma Roberto Dotti – è che la zona è abbandonata. Gli alberi sono pericolosi, sono alti anche perché dall’ultima volta che sono venuti a sistemarli sono passati ormai dieci anni fa, ora le foglie intasano le grondaie. Se non ci fossero persone come noi che puliscono, la situazione sarebbe veramente drammatica".

"C’è sempre l’erba alta – afferma Franco Mateassi – e la taglio io davanti a casa. Poi dobbiamo tagliare anche le piante vicine al parcheggio, perché altrimenti non sappiamo più dove lasciare in sosta le auto. In più dietro casa c’è uno spazio demaniale che non viene mai pulito dove si è formato un canneto che crea disagio".

"Se non cambia la situazione – conclude Antonio De Florio – farò una raccolta firme da portare in Comune, perché il dissuasore di velocità mi reca disagio con forti rumori che sento da casa. Il rumore è provocato dalle macchine che passano a velocità elevata, nonostante la sua presenza. Una situazione che non è più sopportabile".