REDAZIONE GROSSETO

La Peschereccia: "I problemi economici non sono dovuti a una cattiva gestione"

Partecipata assemblea della cooperativa di Orbetello. Il presidente Piro: ‘Il Tribunale deve decidere sull’amministrazione controllata, siamo fiduciosi’.

La Peschereccia: "I problemi economici non sono dovuti a una cattiva gestione"

La Laguna di Orbetello un bene pubblico da tutelare e valorizzare. E’ questo il concetto emerso dall’assenblea organizzata dalla Peschereccia, in attesa che, a fine mese, il Tribunale di Grosseto decisa sul futuro della cooperativa. Ma i ‘Pescatori’ sono fiduciosi: "la crisi non è dipesa da noi né da una cattiva gestione".

La Laguna di Orbetello è gestita dal 1999, in convenzione con il Comune, dalla Cooperativa Peschereccia e dalla Orbetello Pesca Lagunare. La convenzione stessa è stata rinnovata nel 2019 per altri 10 anni. Ma oggi ci sono forti contrasti tra le due parti sul futuro gestionale, il risanamento e i conti economici. È una gestione per cui è previsto un canone da versare al Comune. In questi anni, per vari motivi, non ultimi la grande moria di pesce del 2015 e l’alluvione, la Orbetello Pesca non ha ottemperato pienamente al pagamento del canone, pur continuando ad esercitare il diritto esclusivo di pesca, usi civici e utilizzo degli immobili. Una situazione complessa fra la cooperativa, da cui dipendono almeno 100 famiglie, e il Comune. La Giunta comunale, per recuperare i crediti decise a suo tempo di richiedere un lodo arbitrale, oggi riproposto. Ma la situazione è tornata a complicarsi, dopo alcune recenti verifiche della Finanza, e la conseguente richiesta di amministrazione controllata fatta al Tribunale di Grosseto, che dovrà esprimersi entro la fine del mese. "Noi come Cooperativa – ha detto in assemblea Pier Luigi Piro – siamo chiari e trasparenti e abbiamo convocato questa riunione aperta a tutti. Speriamo di superare la questione con il Tribunale con i nostri esperti e di avviare un piano di rilancio, senza dimenticarci che tanti problemi non sono dipesi da noi, ma da situazioni esterne e contingenti". Insieme agli ex sindaci Alessandro Fommei e Monica Paffetti, a sostegno dei pescatori sono intervenuti il vice presidente della provincia Valentino Bisconti e la consigliera di opposizione Chiara Serracchiani. Al tavolo della presidenza il giurista professor Enzo Cannizzaro e l’avvocato Francesco Merini, che hanno motivato le ragioni della Peschereccia e il commercialista David Cerulli. Anche i due professionisti hanno ribadito che le cause della crisi, ovvero le ragioni dell’attuale situazione di squilibrio finanziario, sono imputabili principalmente ad eventi calamitosi che hanno determinato una significativa riduzione dell’attività di servizi per la pesca, quindi riconducibili alla salute dell’ambiente incidendo in modo determinante sull’attività generale, che ha provocato l’accumulo di una evidente situazione debitoria. "Non dovuta a cattiva gestione – hanno detto – anzi le due aziende lavorano ed incassano". L’attuale zona di pesca a ponente ha dei limiti imposti dalla legge, fa parte dell’oasi del Wwf e questo ha ulteriormente ridotto le attività di pesca tradizionale. "Anche le morie del 2015 sono state un evento devastante – ha proseguito Piro – così come la forte riduzione della pesca dell’anguilla, in ultimo, questa estate l’invasione del granchio blu. Senza dimenticare le massicce ondate estive di moscerini degli ultimi anni che hanno fortemente ridotto l’attività di ristorazione, altra fonte di reddito". Poi stoccata finale di Piro al Comune. "Nessuno di loro – ha detto – ha preso parte a questo incontro. Il Comune di Orbetello continua a rifiutare ogni dialogo, con una realtà che dà lavoro a cento famiglie, mentre invece spedisce raccomandate di messa in mora e di chiusura di ogni rapporto e dialogo per il futuro".

Michele Casalini