
La presentazione dell’iniziativa
GROSSETO"Cinquemila euro di contributo per una corsa podistica. Che al via aveva solo 75 partecipanti". Stefano Rosini, consigliere del Pd, ha chiesto spiegazioni all’assessore allo sport Fabrizio Rossi, sulla ‘Corsa del Ricordo’, finita nel mirino dell’opposizione. "Abbiamo assistito - inizia Rosini - a una rappresentazione vuota e strumentale della memoria. Un evento che avrebbe dovuto commemorare una delle pagine più tragiche della storia italiana, l’esodo giuliano-dalmata e le foibe e ciò è stato ridotto a una corsa sportiva senza cornice culturale, senza scuole, senza coinvolgimento civile. Solo 75 partecipanti, 5.000 euro pubblici prelevati dal bilancio sportivo comunale e nessuna vera riflessione. Il tutto con il patrocinio del Comune e sotto l’egida politica di Fratelli d’Italia, che ha fatto della memoria un pretesto per operazioni muscolari e autocelebrative". Rosini ha posto sette domande chiare in consiglio comunale: sui costi, sulla logica dell’evento, sull’assenza di scuole, sul coinvolgimento della comunità. "Le risposte sono state vaghe, insufficienti, in alcuni casi persino sarcastiche - chiude - È evidente che per questa amministrazione la memoria è uno strumento da piegare a fini identitari, non un patrimonio da condividere". "Le parole del consigliere comunale del Partito Democratico Rosini rappresentano l’ennesimo attacco strumentale e offensivo nei confronti non solo dell’amministrazione comunale, ma soprattutto della verità storica e del significato profondo della Corsa del Ricordo. Noi ricordiamo i martiri delle Foibe e l’esodo degli istriani-giuliano-dalmati". Questa la risposta di Fabrizio Rossi e del capogruppo in consiglio comunale, Andrea Guidoni. "Rosini cerca di dividere e ideologizzare ciò che dovrebbe unire – aggiungono – Forse il consigliere Dem preferisce ’la pastasciutta antifascista’". Poi Rossi chiude: "I fondi accantonati – spiega – saranno liquidati dopo accurato rendiconto da parte degli organizzatori, con trasparenza e rientrano nella normale programmazione delle attività ludico-sportive e culturali del Comune. La memoria si onora anche con gesti concreti e inclusivi, non con polemiche di parte. La Corsa del Ricordo ha fatto parlare di Grosseto in Italia essendo tra le poche città che la ospitavano; ha coinvolto cittadini e associazioni e ha portato in primo piano un tema che per decenni è stato ignorato proprio da quella sinistra che oggi vorrebbe darci lezioni di storia".