
Mondo della scuola inteso come insieme di insegnanti di dirigenti scolastici sempre più preoccupato per un aspetto dell’emergenza sanitaria poco considerato alla luce della ripresa dell’anno scolastico: quello della gestiione dei cosiddetti ’docenti fragili’. Ovvero, potrebbero esserci – come effettivamente ci sono – insegnanti che o soffrono di immuno depressione o hanno patologie particolari che pur non creandogli problemi particolari per poter insegnare in presenza, di fronte alla minaccia del Covid19 risultano essere particolarmente esposti. Come i presidi possono gestire queste situazioni? Questi insegnanti dovranno ricorrere alla didattica a distanza o cosa? "Sono settimane che segnaliamo anche questo problema – dice Roberto Mugnai, preside del Polo licela ’Pietro Aldi’ di Grosseto e segretario regionale del sindacato ’Dirigenti scuola’ – ma a parte qualche timido ’sì, vedremo’ non c’è alcuna inidicazione operativa. Nemmeno oggi che mancano 24 giorni alla riapertura delle scuole. Dire che se ne occuperà il ’medico competente’ è troppo poco. Ci sono aspetti organizzativi sui quali nessuno ha messo ancora mano".