Incidente Argentario, le versioni: "Accecati dal sole". "No, andavano a folle velocità"

La tragedia in mare costata la vita a un antiquario romano. Dispersa una donna. Il motoscafo, su cui viaggiavano quattro turisti danesi, avrebbe travolto la barca a vela

Porto Ercole (Grosseto), 25 luglio 2022 - Due tesi contrapposte sull'incidente in mare al largo di Porto Ercole. Due versioni differenti dai due gruppi di persone, i turisti danesi che erano sul motoscafo che ha travolto la barca a vela, e il gruppo di appassionati di vela romani che era sulla Vahine, partita da Civitavecchia. La barca a vela è stata investita e ha visto la morte di un uomo, Andrea Giorgio Coen, 59 anni, di Roma. Mentre una donna è attualmente dispersa in mare. Si tratta di Anna Claudia Cartoni.

"Troppe barche in mare, le regole vanno rispettate"

La vittima e la donna dispersa: chi sono

Nell'ambito delle indagini condotte dalla Capitaneria di Porto Santo Stefano su disposizione della procura di Grosseto, si valutano le differenti versioni, le contrapposte ricostruzioni. Il motoscafo sarebbe piombato sulla barca. La tesi del gruppo di quattro turisti danesi è che il guidatore del motoscafo sarebbe stato accecato dal sole.

A condurre la barca c'era Per Horup - 58 anni, attualmente unico indagato dalla Procura per naufragio, omicidio colposo e lesioni - che si trovava a bordo insieme alla moglie, al figlio Mikkel e alla fidanzata di quest'ultimo.

"Il sole era basso, ci ha accecato e non vedevamo bene", questa la versione. Opposto invece quello che dicono coloro che erano a bordo della barca a vela. Oltre alla persona deceduta e alla donna dispersa c'erano altre quattro persone, che ricordano come il motoscafo "andasse a velocità folle".

Secondo la loro versione "era come se a bordo non ci fosse nessuno". Intendendo quindi che in quel momento non c'era alcuna persona ai comandi e che il motoscafo, un Fairlines Squadron 58 di 13,5 metri, stesse procedendo con il pilota automatico. Tutte circostanze che adesso la Guardia Costiera cercherà di appurare.

Resta la tragedia, resta lo choc e il lutto. Oltre all'ansia per la donna dispersa in mare, per la quale le ricerche continuano ininterrottamente di giorno ma anche di notte, con l'ausilio di un elicottero speciale per la ricerca notturna. Non escluso l'impiego di un robot capace di scendere fino a 150 metri di profondità.