Incidente Argentario, indagato turista danese. Donna ancora dispersa

L'uomo era alla guida del motoscafo che ha travolto la barca a vela. Ipotizzati i reati di naufragio e omicidio colposo

Argentario (Grosseto), 25 luglio 2022 - L'incidente all'Argentario è una tragedia. Sabato pomeriggio un motoscafo con a bordo 4 turisti danesi, forse in navigazione con il pilota automatico, ha travolto una barca a vela lunga 14 metri su cui viaggiavano 6 persone. Nell'impatto nel quale il veliero si è squarciato sulla poppa sinistra è morto Andrea Giorgio Coen, 59 anni originario del Piemonte ma residente a Roma. A bordo della barca a vela c'era anche Anna Claudia Cartoni, 60 anni, romana. La donna risulta ancora dispersa, nonostante nella notte tra domenica 24 e lunedì 25 luglio le ricerche siano proseguite senza sosta. Ecco dunque le ultime notizie e gli aggiornamenti sull'incidente di Porto Ercole all'Argentario. 

Ultime notizie

C'è un primo indagato per l'incidente. Si tratta di Per Horup, il turista danese di 58 anni che quel sabato pomeriggio si trovava alla guida del motoscafo, una imbarcazione a motore di 13 metri su cui al momento dell'incidente si trovavano quattro cittadini danesi (oltre al timoniere, c'erano Mikkel Horup, Tine Lehmann e Anna Maria Sorensen Durr). Gli investigatori sono al lavoro per ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto. Proprio per verificare ogni pista, gli inquirenti hanno interrogato in queste ore tutte e quattro le persone che si trovavano a bordo del motoscafo. Al momento il fascicolo aperto dalla Procura ipotizza i reati di naufragio e omicidio colposo. Nel frattempo entrambe le imbarcazioni - sia quella a motore che quella a vela - sono sotto sequestro.

Intanto, proseguono le ricerche della 60enne romana Anna Claudia Cartoni, la donna dispersa dopo l'incidente. L'esito delle ricerche, proseguito anche per tutta la notte tra domenica e lunedì 25 luglio, è ancora negativo. Le ricerche, gestite dall'Ufficio Circondariale Marittimo di Porto Santo Stefano sotto il coordinamento della Centrale operativa della Direzione marittima di Livorno, sono state compiute con mezzi nautici della Guardia Costiera, impiegando anche unità di stanza all'isola del Giglio e dall'isola d'Elba. Le operazioni di ricerca continuano anche oggi con mezzi di superficie ed elicotteri.

Andrea Giorgio Coen, chi era

Andrea Coen, morto nell'incidente all'Argentario
Andrea Coen, morto nell'incidente all'Argentario

L'uomo morto nell'incidente all'Argentario è Andrea Giorgio Coen, 59 anni, originario di Biella (Piemonte) ma residente a Roma. La vittima era direttore di una galleria d'arte, specializzata in arazzi e tappeti antichi in via Margutta, nel cuore del centro storico della Capitale. La salma di Andrea Coen è stata portata all'ospedale di Orbetello, a Grosseto. 

Anna Claudia Cartoni, la donna dispersa 

Anna Claudia Cartoni (Foto tratta da Facebook)
Anna Claudia Cartoni (Foto tratta da Facebook)

Anna Claudia Cartoni ha dedicato la sua vita all'assistenza dei bambini disabili e allo sport. Cartoni insegnava ginnastica, aveva una figlia disabile, ha raccontato la vicenda della sua Irene, colpita da arresto cardiaco quando aveva meno di un anno, nel libro "Irene sta carina. Una vita a metà". 

Laureata in scienze motorie, Cartoni è diventata tecnico federale di ginnastica artistica: cresciuta nella Ginnastica Flaminio, società pluripremiata affiliata alla Fgi e appartenente al polisportiva Lazio. Sotto la sua guida, si legge sul sito della Federazione, Maria Teresa Gargano vince il bronzo agli Europei di Amsterdam 2004 e nello stesso anno partecipa alle Olimpiadi di Atene. 

Sport, montagna e il mare le sue grandi passioni, condivise con il marito Fernando Manzo, 61 anni, titolare della società Bio Impresa, che era al timone del Vahinè quando il motoscafo, intorno alle 17.30 di sabato, li ha centranti in pieno.

La dinamica dell'incidente

A causare l'incidente di sabato pomeriggio all'Argentario potrebbe essere stato il pilota automatico inserito sullo yacht. Naufragio, omicidio colposo e lesioni sono i reati ipotizzati dalla procura di Grosseto che coordina le indagini: secondo gli investigatori e gli inquirenti l'ipotesi più probabile è proprio che il potente motoscafo, con a bordo quattro cittadini danesi, stesse navigando con il pilota automatico inserito e sarebbe finito a forte velocità contro la barca a vela, lunga 14 metri, sulla quale c'erano 6 persone, tutte residenti a Roma.

Le indagini, affidate al pm di turno Valeria Lazzarini, sono condotte dalla guardia costiera ed una delle prime cose che bisognerà accertare è la velocità alla quale procedeva lo yacht: proprio le ordinanze della Capitaneria di Porto stabiliscono che a distanza di un km dalle spiagge o di 500 metri dalle coste rocciose, la velocità massima non debba superare i 10 nodi.

Secondo quanto appreso, i danesi erano stati a Giannutri e dovevano rientrare all'isola d'Elba. Lo yacht, che procedeva a forte velocità, sarebbe praticamente passato sopra la barca a vela, travolgendolo l'imbarcazione. Entrambi i relitti sono stata portati a Porte Ercole (Grosseto) e posti sotto sequestro a disposizione dell'autorità giudiziaria.

All'ospedale di Orbetello, secondo quanto spiegato dall'Asl Toscana sud est, sono state prese in cura dal pronto soccorso due donne rimaste ferite nell'incidente, che sono state poi dimesse sabato in tarda serata. Sempre nello stesso nosocomio è in osservazione breve un altro ferito, che potrebbe essere ricoverato. Mentre un altro uomo è stato invece portato all'ospedale di Grosseto.