REDAZIONE GROSSETO

Il padre: "Non ho pensato alla vittoria, ma alla rinascita di Ambra"

La felicità dei genitori della ragazza che ha battuto il record mondiale a Dubai e ora andrà alle Paralimpiadi di Tokyo

Abbiamo intervistato i genitori di Ambra Sabatini mentre si trovavano all’aeroporto di Fiumicino, a Roma, ad attendere la figlia che alle 13 di ieri (sabato) arrivava da Dubai, reduce dalla grandissima impresa con cui ha battuto il record mondiale dei 100 metri categoria T63 e staccare il biglietto per le Paralimpiadi di Tokyo. Ambrogio, il padre, è stato sincero.

Quando ha ricevuto la notizia della vittoria della sua amatissima Ambra che cosa ha provato?

"Sono sincero, ha detto, non ho pensato alla vittoria, al record e a tutto il resto, ma ho pensato a quando Ambra ha incominciato a fare i primi passi con la protesi. È commovente pensare a quel brutto momento quando è accaduto l’incidente, ero con lo scuter con lei. Corsi subito a cercare l’investitore, al ritorno vidi che su Ambra avevano messo un lenzuolo bianco. Puoi immaginare che cosa provai. Credevo che fosse morta, invece mi dissero: stia tranquillo che il lenzuolo l’abbiamo messo soltanto per non farla vedere ai curiosi. E ringrazio quel Vigile del Fuoco che si tolse la cinghia e la mise alla gamba per fermargli l’emorragia. E ricordo il momento all’ospedale quando Ambra ci disse. Non piangete, mi metterò la protesi più bella del mondo e tornerò a mettere in moto la macchina della mia specialità di correre e fare bellissimi risultati. E così è stato. All’inizio però gli allenamenti erano naturalmente diversi, la sua forza di volontà è stata indescrivibile ed oggi si raccolgono i risultati, grazie anche al suo "angelo custode", l’allenatore Jacopo Boscherini che gli è stato sempre vicino".

Quando avete ricevuto la notizia della sua impresa?

"Mi ero messo al computer per seguire la gara in diretta, ma non mi funzionava. Allora mio cugino Biagio Costagliola che seguiva anche lui la gara al computer, per telefono mi descriveva secondo per secondo quello che accadeva, insomma l’ho seguita diciamo in diretta".

Quando avete visto che aveva vinto, quali sono state le prime parole che vi sono uscite dalla bocca?

"Non uscite le parole, ma le lagrime dagli occhi. È stato troppo bello. Pensare che mia figlia è una campionessa è una cosa che non si può descrivere. Posso solo dire che siamo orgogliosi di avere una figlia che ha avuto tanto coraggio e soprattutto tanta voglia di vincere il male che gli era capitato"

E sua moglie che cosa ha detto?

"Era emozionatissima".

Adesso Ambra, la diciannovenne di Porto Ercole, è sulla bocca di tutti. La sua vittoria è stata bellissima. Appena arriva a casa avrà senz’altro bisogno di riposo. Poi riprenderà non solo a studiare ma anche ad allenarsi perché il suo cammino è ancora molto impegnativo per arrivare al sogno che desidera da tempo". E poi all’arrivo a Porto Ercole una folla di compaesani l’aspettava per festeggiarla.

Eraldo Nieto