Il guardrail della discordia: "Così siamo isolati"

La barriera sull’Aurelia che ha chiuso il varco centrale sull’Aurelia ad Albinia crea malumori tra i residenti a Casa Brancazzi che hanno incontrato il prefetto.

Il guardrail della discordia: "Così siamo isolati"

Il guardrail della discordia: "Così siamo isolati"

ORBETELLO

L’aver chiuso con il guardrail il varco centrale sulla Statale Aurelia nei pressi del quartiere Casa Brancazzi, ad Albinia, sta causando molti disagi e ha creato presupposti per situazioni a rischio. Queste le motivazioni che i rappesentanti dell’associazione Casa Brancazzi hanno portato ieri mattina all’attenzione del prefetto Paola Berardino per chiedere un confronto con Anas e trovare una soluzione.

L’associazione, che conta circa 200 soci, sostiene che "la chiusura dell’accesso, da chi proviene da nord, sulla strada statale Aurelia ad Albinia, davanti al ristorante-albergo La Rosa dei Venti ha comportato gravi conseguenze sulla vita quotidiana degli abitanti, con particolare riferimento a mobilità, sicurezza, accesso ai presidi sanitari in tempi utili". Insomma, stanno vivendo una situazione di isolamento con il centro abitato di Albinia. Sono circa 300 i residenti nella zona, fra cui "42 anziani over 65 – si spiega –, 8 minori che frequentano la scuola primaria, 7 quella Media o Superiore, e 11 persone con disabilità".

"Un quartiere, per lo più senza servizi – hanno detto i cittadini –, deve avere un collegamento per via urbana, ovvero con strade di collegamento urbano e non extraurbano come l’Aurelia. In caso di necessità i mezzi di pronto soccorso devono intervenire con perdite di tempo che potrebbero risultare fatali. La chiusura ha di fatto compromesso l’accesso rapido ai servizi sanitari mettendo a rischio la prontezza degli interventi in caso di emergenza medica. In quanto alla sicurezza stradale, va evidenziato come la chiusura dell’accesso abbia aumentato la pericolosità. Nel tratto di Aurelia che va verso nord, a partire dall’accesso “non in sicurezza” dalla località Patanella, vi sono ben 6 accessi a raso prima di arrivare all’ingresso del quartiere, anch’esso a raso e molto pericoloso. E l’albergo La Rosa dei Venti ha chiuso. Il gestore ha trasferito la propria attività a Porto S.Stefano perché la gestione, in queste condizioni, non era e non è più possibile. Riteniamo necessaria una risposta rapida e coordinata al fine di garantire la sicurezza, la mobilità e l’accesso ai servizi essenziali. Da parte sua il prefetto ha assicurato il suo interessamento e ha promesso di convocare, subito dopo le feste natalizie, un nuovo incontro con l’Anas, il Comune di Orbetello e l’Aeronautica militare in quanto detentrice del terreno demaniale del ex deposito militare dove potrebbe essere realizzata la strada di collegamento tra Albinia e il quartiere".