Il futuro della sanità nei paesi: "L’ospedale diventi un modello"

Il Pd amiatino rincuorato dalle parole di Marras e Spadi sul presidio di Castel del Piano. Ma il sindaco di Sorano è preoccupato per quello di Pitigliano: "Snaturarlo sarebbe un grave errore".

Il futuro della sanità nei paesi: "L’ospedale diventi un modello"

Il futuro della sanità nei paesi: "L’ospedale diventi un modello"

Il dibattito intorno all’ospedale di Castel del Piano continua a tenere banco. Leonardo Marras e Donatella Spadi, rispettivamente assessore regionale e consigliera regionale, lo hanno confermato: l’ospedale di Castel del Piano non si tocca e dal Pd amiatino è stato ricordato che questa struttura deve essere un modello.

"Dopo le parole di Marras e Spadi rilanciamo, grazie anche all’impegno di Eugenio Giani, il potenziamento della rete ed il nostro ospedale – dicono dal Pd locale –. Al modello di sanità offerto dal centrodestra ne dobbiamo offrire un altro. Ai tagli alla sanità, agli aiuti al privato, alle promesse non mantenute che hanno costretto la Regione Toscana ad intervenire sul bilancio, dobbiamo rispondere con più sanità pubblica e servizi integrati tra ospedale e territorio".

"L’esperienza del covid – continuano – ci ha insegnato che c’è bisogno di questo, c’è bisogno di aggiustare anche qualche errore del passato. Il ruolo di ospedali come quello di Castel del Piano, fondamentale per l’Amiata, deve essere centrale".

Un altro ospedale molto discusso è quello di Pitigliano. Su questo Pierandrea Vanni, sindaco di Sorano fa un’analisi. "La difficile situazione finanziaria della sanità toscana sta provocando proposte per ridurre a spesa nel 2024, comprese quelle di chiudere o riconvertire i piccoli ospedali. A proporlo sono soprattutto diverse organizzazioni sindacali mediche e non solo – dice Vanni –. La riconversione significherebbe trasformarli in ospedali di comunità. A Pitigliano c’è già, magari avrebbe bisogno di qualche letto in più, solo però se i medici di famiglia, che stanno diminuendo, possono garantire l’assistenza necessaria. Ma il punto principale per la nostra zona è l’ospedale. Da poco più di un anno ha ripreso a funzionare con una certa stabilità e continuità il reparto di medicina, l’unico reparto ospedaliero". Poi spiega: "Avrebbe bisogno di almeno un terzo medico in pianta stabile – dice – e di un direttore del reparto come di un infermiere e di un oss ma già rappresenta un punto di riferimento. Alcune organizzazioni sindacali mediche, a sostegno delle loro tesi, dicono che vanno evitate sovrapposizioni fra reparti e quindi funzioni. La Medicina di Pitigliano a chi si sovrappone? A Grosseto e a Orbetello? Nel caso di Pitigliano occorrerebbe prima consultare una carta geografica e anche una stradale, altro che sovrapposizione".