NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

Il costo dei rifiuti. Tari, aumento in arrivo. In media il 5% in più in tutta la provincia

La spiegazione del sindaco Alessandra Biondi, presidente del Consiglio direttivo di Ato Toscana sud: "Abbiamo fatto un grande lavoro per contenere l’incremento delle tariffe, che non fa certo piacere".

Il costo dei rifiuti. Tari, aumento in arrivo. In media il 5% in più in tutta la provincia

Il costo dei rifiuti. Tari, aumento in arrivo. In media il 5% in più in tutta la provincia

In provincia di Grosseto, in linea generale, si pagherà una Tari più salata. La situazione cambia da comune in comune, ad esempio la città di Grosseto passa da circa 19milioni di euro a dover sborsare 20 milioni, una variazione del 4,9%. Dato però che non considera le detrazioni, come spiega Simona Rusconi, assessore al bilancio del comune di Grosseto: "Questo è il risultato dell’inflazione". I dati di Ato rifiuti Toscana Sud, pur non tenendo conto di altri fattori che permettono ad ogni comune di definire e limare nel concreto le tariffe della Tassa sui Rifiuti, confermano un aumento che è la somma di tre voci: costi del servizio di Sei Toscana, costo degli impianti e infine servizi opzionali dei Comuni.

"A Grosseto – prosegue l’assessore Rusconi – il limite alla crescita è stato fissato al 4,9 %, è questo un buon risultato perché ci siamo opposti all’aumento del 6%. Per noi si parla di un aumento di oltre un milione di euro. Su questo aumento ha inciso anche l’incendio del 2022 all’impianto di selezione e compostaggio dei rifiuti urbani di Futura. L’impianto nel 2022 non ha lavorato e non ci è stata riconosciuta l’indennità di disagio ambientale che ricevevamo in passato, pari a 600 mila euro. Solo 90mila euro". Il sistema di calcolo è estremamente complesso, in generale il rifiuto va raccolto, smaltito e una volta portato all’impianto va trattato, a questi vanno aggiunti i costi opzionali dei Comuni. "Questi aumenti ci sono ma sono contenuti" lo ribadisce Alessandra Biondi, sindaco di Civitella Paganico e Presidente del Consiglio direttivo di Ato Toscana sud. "Abbiamo fatto un grande lavoro per contenere l’aumento – dice Alessandra Biondi – ovvio, gli incrementi non fanno piacere, ma il sistema dei rifiuti è molto complesso. Va poi ricordato che è un sistema che si basa su un pagamento di costi relativo a due anni prima e a volte la percezione del costo è diversa". Si partiva da un dato che era circa il 13% di inflazione. "Il direttivo – prosegue – insieme alle Amministrazioni comunali, si sono impegnati per contenere i costi e abbassare la soglia degli aumenti". Tra i Comuni in cui si prospetta un maggior aumento c’è Sorano. "L’aumento della spesa per il ciclo dei rifiuti – commenta Pierandrea Vanni, sindaco di Sorano – ha nel nostro Comune motivazioni di ordine diverso. Complessivamente l’incremento è del 7,8, questa percentuale è costituita dai costi quantificati da Arera, che i Comuni contestano per il metodo seguito, e da ‘Ato rifiuti’ calcolato del 4,7 per Sorano. Si fa notare che l’aumento medio per i Comuni della provincia di Grosseto e quindi Sorano è in linea con questa percentuale. Il rimanente 3 per cento è costituito per quanto ci riguarda dalle spese cosiddette opzionali rappresentate dalla introduzione dello spazzamento meccanizzato a Sorano e nelle frazioni dove è possibile ricorrere a questa macchina e dal prelievo e trasporto ad una discarica speciale". Nicola Verruzzi, sindaco di Montieri sottolinea: "Al netto delle detrazioni siamo riusciti a mantenere la Tari quasi invariata – commenta –. Non siamo affatto soddisfatti di questa impostazione, da tutti le parti si vede un servizio non soddisfacente a fronte di costi che tutti gli anni cerchiamo di contenere. L’ingresso di Arera ha complicato le cose".