MATTEO ALFIERI
Cronaca

Il baseball in lutto. E’ morto Pedro Medina la leggenda cubana. Con il Bbc ha vinto tutto

E’ stato il manager dello scudetto (2004) e Coppa Campioni (2005)

E’ stato il manager dello scudetto (2004) e Coppa Campioni (2005)

E’ stato il manager dello scudetto (2004) e Coppa Campioni (2005)

GROSSETODalla sua ’Isla’ se ne andava poco volentieri. Lo faceva quando aveva voglia di insegnare baseball, come ha fatto a Grosseto per circa un decennio. Ma poi il richiamo era troppo forte: come quella volta nell’ottobre del 2004, con uno storico scudetto già cucito sul petto, durante l’ennesimo pranzo per festeggiare. ’Devo tornare - disse - qui fa anche freddo’. Oppure quando nacque la sua leggenda, negli anni ’70: rifiutò i milioni dei Boston Red Sox che lo avrebbero aiutato a scappare negli Stati Uniti. "Non avrei più visto la mia famiglia e i miei amici - raccontava - E a Cuba ho tutto quello che mi serve".

Pedro Medina ora riposerà per sempre nella sua ’Isla’, nel cimitero dell’Avana, che lo accoglierà con il pedigree delle leggende. Il manager del momento più fulgido del baseball maremmano (con lui il Bbc vinse uno scudetto e l’unica Coppa Campioni) è morto all’età di 73 anni. Se n’è andato in silenzio, ma la sua scomparsa è stata fragorosa nel mondo della pelota. Lui, che ha legato anche il suo nome alla crescita del movimento giovanile cittadino (ha lavorato anche con il Rosemar e l’Airone) in patria era un mito. Bandiera della nazionale Roja, che dominava in lungo e in largo il baseball mondiale negli anni, Pedro Medina è considerato uno dei più grandi ricevitori di tutti i tempi a Cuba. Era la star della squadra della sua città, gli Industriales de L’Avana, per la quale ha disputato diciassette campionati. In carriera, insieme a quattro titoli mondiali (1978, 1980, 1984, 1986), ha vinto Panamericani e Intercontinentale.

Bastano due numeri per comprendere la sua grandezza: 221 fuoricampo, media battuta vita di 295. Non per niente è tra i primi dieci 100 sportivi del ventesimo secolo. Era anche il giocatore preferito di Fidel Castro: si narra che il Comandante in giardino avesse la sua statua insieme a quella di Teofilo Stevenson. Fu l’architetto del Bbc Prink nel 2004, la squadra più forte mai vista in Italia che vinse il terzo scudetto della sua storia. Nel giugno 2005, poi, al Famile Stadion di Rotterdam arrivò il trionfo europeo in finale con il Mr Cocker Hcaw. "E’ stato un grande amico del baseball grossetano - sottolinea l’ex presidente Claudio Banchi – In certi momenti non riesci a trovare le parole. Mancherà a tutti noi".

Matteo Alfieri