
I nuovi progetti per Porto Ercole: "Moli e passeggiata sospesa. Stiamo cercando i fondi necessari"
"Speriamo di trovare i fondi con enti pubblici, altrimenti potremmo aprire un bando con i privati". Il porto di Porto Ercole ha bisogno di interventi, ma mancano i fondi.
Nell’ultimo consiglio comunale il vicesindaco Michele Lubrano (nella foto) ha parlato delle opere relative all’adeguamento funzionale del porto. "Stiamo mettendo l’anima per allungare il molo frangiflutto e mettere in sicurezza il porto – ha spiegato Lubrano –. Stiamo cercando dei finanziamenti perché si tratta di interventi che con le sole casse del Comune non possiamo sostenere. Si tratta dell’allungamento del molo Santa Barbara di circa 100 metri, spostandolo anche di 15 gradi. Anche il molo di sottoflutto andrà alzato, permettendo di installare pontili galleggianti per togliere la catenaria. Tutto questo servirà per aumentare la sicurezza, soprattutto in occasione delle mareggiate. Andremo a modificare anche l’allargamento della banchina dal molo de Angelis in poi, con una passeggiata sospesa e appoggiata sulle spiaggette che permetterà una maggiore sicurezza per i pedoni. Passeremo anche a sistemare il famoso fosso delle Buche, quello dove si trovava la pedana del bar. Abbiamo bisogno di finanziamenti, speriamo negli avanzi del Pnrr dagli altri progetti perché, lo sappiamo, la precedente amministrazione non ha chiesto fondi. Speriamo di reperire 5-6 milioni, anche se ne servirebbero di più, per poter fare queste opere. I capitoli del Pnrr in cui avanzano dei soldi da altri progetti possono coprire le spese".
Il piano regolatore è stato fatto nel 2018 "in fretta e furia – ha aggiunto il sindaco Arturo Cerulli –, perché all’epoca c’era la Procura che nei nostri confronti era molto solerte, il piano precedente era lì da 50 anni. Nel 2019 era stato adottato, ma la Soprintendenza aveva messo dei paletti e fino al 2023 si era arenato. Noi siamo ripartiti da zero e adesso ripresentiamo il documento. Vogliamo far sì che il porto sia in sicurezza, abbiamo scelto di non toccare situazioni private come i cantieri. Ci siamo mossi cercando dei finanziamenti, sarebbe bello trovare i soldi nel pubblico, come dalla Regione o dallo Stato. Noi intanto approviamo il piano. Se poi non dovessimo trovare i soldi dagli enti pubblici non staremo fermi, potremmo anche aprire un bando privato".
Andrea Capitani