
Giulio Gennari e Gabriella Orlando
Segnali positivi per gli acquisti natalizi. Emergono dall’analisi del Centro studi di Confcommercio che rileva come l’inflazione nel penultimo trimestre dell’anno sia stata sostanzialmente stabile per poi calare lievemente nelle ultime settimane e come lo scorso mese di settembre abbia fatto registrare un +1,2% di vendite al dettaglio (dato medio nazionale in linea con il dato della provincia di Grosseto). Questo, unito all’aumento del numero di occupati e al mantenimento della decontribuzione sulle tredicesime, contribuisce a creare un clima di fiducia tra i consumatori.
"Si stima che la spesa media per i regali di Natale si attesti intorno ai 207 euro a persona – dice Giulio Gennari, presidente di Confcommercio Grosseto –. I dati evidenziano una propensione all’acquisto in crescita rispetto agli anni precedenti. Le previsioni indicano una maggiore dinamicità rispetto allo scorso anno, un trend positivo ulteriormente rafforzato dal successo del Black Friday. Questi segnali incoraggianti lasciano prevedere una crescita economica più solida per tutto il 2025".
"Le tredicesime rappresentano una boccata d’ossigeno per le famiglie italiane – aggiunge Gabriella Orlando, direttrice Confcommercio Grosseto –. In un periodo di incertezza economica, poter contare su una maggiore liquidità si traduce in una propensione al consumo più elevata, con un impatto positivo sul commercio locale. E da questo punto di vista il Natale rappresenta un momento cruciale. Siamo fiduciosi che i dati positivi si tradurranno in un incremento degli acquisti natalizi, a beneficio dell’economia della Maremma. Rinnoviamo l’invito ai cittadini a cercare e ad acquistare i loro regali di Natale nei negozi fisici della propria città o del proprio borgo, perché solo in questo modo si può tenere in vita una rete commerciale ‘urbana’ garanzia di qualità, ma anche di presidio territoriale. La nostra non è una dovuta difesa di categoria. I negozi di vicinato sono fondamentali per l’economia e l’occupazione locale. Gli operatori commerciali puntano sulla stagione delle feste per rilanciare un mercato che risente di staticità ed in alcuni settori merceologici del calo dei consumi. Per un buon numero di negozi le vendite natalizie rappresentano sino al 30% del fatturato annuo. Con il claim ‘Compriamo sotto casa’, si vogliono sintetizzare i principi alla base dell’iniziativa: quelli della sostenibilità e della solidarietà".