REDAZIONE GROSSETO

I cento anni dei Francescani. Si ricorda il ritorno in città con il Custode di Terra Santa

Il 20 dicembre, anniversario del nuovo arrivo dei frati a Grosseto, giungerà fra’ Francesco Patton. Ci sarà un incontro pubblico nella chiesa del santo di Assisi proprio poco prima del Natale.

La presentazione delle iniziative per i cento anni del ritorno dei Francescani, al centro l’assessore alla cultura Luca Agresti

La presentazione delle iniziative per i cento anni del ritorno dei Francescani, al centro l’assessore alla cultura Luca Agresti

GROSSETO

Era il 1924 quando tornaronono i Frati Fracescani a Grosseto. Un ritorno lontano per il quale bisogna fare un salto indietro nel tempo. Per celebrare una presenza lunga un secolo, i frati che oggi vivono nel convento di Grosseto e che sono gli eredi di questa storia centenaria, intendono ricordare questo speciale anniversario: i 100 anni dal ritorno dei Francescani nel capoluogo maremmano. Si parla di ritorno perché la presenza francescana a Grosseto affonda le sue radici agli albori del francescanesimo. E’ nel XIII secolo che i primi Francescani giunsero nel capoluogo maremmano e subentrarono ai Benedettini, ma lasciarono Grosseto nel 1220. Si deve al vescovo Gustavo Matteoni, il ritorno di una presenza francescana a Grosseto. Dunque i frati minori odierni hanno pensato ad un segno, che parli al cuore della gente, creando un legame tra Grosseto e Betlemme. Venerdì 20 dicembre, giorno che ricorda il ritorno dei frati a Grosseto, giungerà fra’ Francesco Patton, custode di Terra Santa e terrà un incontro pubblico nella chiesa di San Francesco. Chiesa che, tra l’altro, ha visto la celebrazione del matrimonio di Adriano Celentano e Claudia Mori all’alba per sfuggire a giornalisti e fotografi. Per dare un segno concreto di vicinanza e di aiuto a quella terra, i frati proporranno un piccolo presepe di ulivo, realizzato da alcune famiglie di Betlemme, oggi in difficoltà economica per l’assenza di pellegrini. Le iniziative celebrative continueranno domenica 2 marzo nel chiostro con una mostra fotografica dedicata alla storia e all’arte del convento mentre domenica 4 maggio una festa nel chiostro. "La vicinanza di questo anniversario al Natale ci porta a pensare alla pace e alla speranza, soprattutto per il Medio Oriente– spiega fra’ Lorenzo Gemmi, parroco – proprio in quel giorno avremo con noi il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, superiore dei frati che custodiscono i luoghi di Gesù, il quale ci presenterà la situazione attuale e le attività dei frati a sostegno della popolazione cristiana. E’ possibile prendere il presepe direttamente in parrocchia con un’offerta a partire da 5 euro". "E’ la prima volta che un ‘Custode’ viene nella nostra città ed egli ha accettato subito il nostro invito con entusiasmo. Fra’ Patton ci porterà la testimonianza diretta di come in questo momento vivono i cristiani nella terra segnata dal mistero dell’incarnazione, della morte e resurrezione di Gesù, ci parlerà del servizio dei frati – dice fra’ Adriano Appollonio, guardiano del convento –. Abbiamo ordinato 3mila presepini, che siamo sicuri riusciremo a vendere tutti per poter inviare un contributo in denaro ai nostri fratelli di Terra Santa e che consegneremo il 20 dicembre al padre custode". "Attraverso un piccolo gesto possiamo essere utili– ha detto Luca Agresti, assessore comunale alla Cultura– quest’anno ci sarà un presepe all’entrata del palazzo comunale. I francescani hanno avuto, hanno e avranno un ruolo importante nella nostra comunità".

Maria Vittoria Gaviano