I capricci del meteo. Ancora neve. Una beffa

Quaranta centimetri di coltre bianca e temperature tipicamente invernali. Ma senza poter sciare lo scenario "da cartolina" rischia di essere un boomerang.

Prosegue l’ondata di maltempo che conserva la situazione climatica più vicina all’inverno piuttosto che alla primavera. Sull’Amiata poi è inverno puro. Da giorni sta nevicando come non è mai successo nei mesi in cui, invece, la neve era attesa. Sono circa 40 i centimetri di neve caduti nella notte fra martedì e ieri, raggiungendo anche quote relativamente basse. I prati sotto ai faggi, che nel frattempo hanno rimesso la folta chioma verde, sono bianchi. Nei paesi come Santa Fiora, Arcidosso e Castel del Piano le temperature di ieri non hanno superato i 5/6 gradi mentre nella parte alta della montagna da giorni sono ferme su valori negativi, nella migliore delle ipotesi vicine allo zero. In questo clima decisamente più simile a gennaio che a fine aprile, gli impianti da sci rimangono chiusi, mentre i locali come bar e ristoranti che sono in montagna provano a promuovere in solitaria il prodotto "neve" anche in occasione del ponte del 25 Aprile, tentando il tutto per tutto. Lo scorso weekend qualche turista attratto dalla neve, è salito sul monte Amiata. Due foto, un pupazzo di neve, magari un pranzo al ristorante poi di nuovo a casa. La neve a fine aprile, senza la possibilità di sciare, può venire a noia quasi subito.

"Ad oggi non abbiamo una prenotazione per il 25 Aprile – racconta un ristoratore che ha una piccola osteria in un paesino ai piedi dell’Amiata –. questo è un po’ il risultato di un turismo molto legato alla meteorologia".

Al di là delle suggestioni e delle immagini da cartolina, con queste nevicate l’Amiata per molti turisti rappresenta più una meta da evitare piuttosto che un luogo dove andare. La neve serve in inverno, quando si possono praticare gli sport invernali e può mettere in funzione il circolo bianco, per il ponte del 25 Aprile rappresenta una beffa.

Nicola Ciuffoletti