Geotermia e politica. Nuove centrali? Silenzio

La Regione propensa ad incrementare la presenza di questi impianti. I sindaci uscenti di Arcidosso e Santa Fiora non commentano l’ipotesi.

La geotermia sull’Amiata è un tema delicato. In un incontro pubblico Eugenio Giani ha sottolineato che "la Toscana è pronta a far crescere la geotermia. La Regione è al lavoro per costruire una proposta organica e articolata da sottoporre a Enel Green Power nel confronto per il rinnovo ventennale delle concessioni". Il progetto che sarà realizzato con l’apporto di tutti i soggetti in campo, quindi anche dei Comuni amiatini sarà insomma la base per tracciare un nuovo sviluppo della aree geotermiche. La proposta prevederà anche la realizzazione di nuove centrali (si parla di 8) e da questo punto di vista non è ancora chiaro se e quante saranno realizzate nell’area amiatina. Sul versante grossetano al momento ce ne sono due (Bagnore 3 e Bagnore 4). Interpellati per sapere eventuali novità in merito, i sindaci di Arcidosso e Santa Fiora hanno preferito non rispondere. Entrambi sono in campagna elettorale e nel programma elettorale di Jacopo Marini (sindaco di Arcidosso) benchè si parli di geotermia non si parla di nuove centrali nel territorio. Nel 2025 scadranno le concessioni sullo sfruttamento della geotermia da parte di Enel Green Power in tutto il territorio regionale e quindi si aprono due scenari: o rinnovare le concessioni con una gara Europea a cura della Regione Toscana o procedere alla sottoscrizione di un nuovo accordo tra Egp, Regione Toscana e i 15 comuni geotermici titolari delle concessioni. Marini sottolinea che, nel caso sia di nuovo sindaco di Arcidosso, chiederà "l’istallazione del sistema di raffreddamento a secco per neutralizzare il vapore acqueo che esce dalle torri". Inoltre, sempre Marini spiega che chiederà "nuovi investimenti sul territorio che si inseriscano in una strategia di sviluppo coerente con le recenti scelte e con i progetti già messi in campo".

Nicola Ciuffoletti