Faceva il pieno per sé e per gli amici con le tessere aziendali, ammanco di 190mila euro

Ex dipendente di Sei Toscana arrestato: usava le tessere carburante dell’azienda anche per gli amici. Ammanco di 190mila euro. Coi soldi andava in ferie

Una volante della polizia

Una volante della polizia

Grosseto, 22 settembre 2022 - Andava al distributore di benzina, ma non da solo. Con amici e conoscenti che invitava a fare il pieno di carburante. Poi pagava con le tessere di Sei Toscana, la società per la quale lavorava. Ma la Polizia lo ha aspettato proprio alla pompa di benzina di via Senese e lo ha arrestato. L’uomo adesso è nel carcere di Siena. L’indagine, coordinata dal Pm Giampaolo Melchionna, è stata fatta dalla Polizia. Indagine che avrebbe portato alla luce un ammanco dai conti dell’azienda Sei Toscana, di circa 190mila euro.

Secondo quanto si è appreso tutto sarebbe iniziato dal furto delle tessere per il pagamento del gasolio, che sono date agli autisti di Sei Toscana. Tessere che non erano state bloccate quando alcuni mezzi, nel 2018, erano stati dismessi. L’uomo, le avrebbe conservate senza utilizzarle per due anni. Ma dal 2021 avrebbe iniziato ad utilizzarle per pagare il pieno alla sua auto e anche a quelle dei suoi amici e conoscenti. Aveva anche escogitato un sistema: facendo risparmiare 50 centesimi per ogni litro di carburante, avrebbe invogliato gli amici a fare il pieno, pagando poi con la carta di Sei Toscana. Per ogni rifornimento però, quei soldi che lui riceveva, li metteva in tasca. E nel giro di un anno avrebbe incassato circa 190mila euro. Soldi che poi utilizzava per darli anche ai suoi familiari che li utilizzavano per andare in vacanza. I poliziotti hanno effettuato anche una perquisizione in casa dell’uomo e hanno trovato 10mila euro in contanti. Tra qualche giorno si svolgerà l’udienza di convalida dell’arresto.

"Nei giorni scorsi, a seguito di alcune anomalie emerse grazie a nuove e più efficaci procedure di controllo interne, Sei Toscana ha presentato denuncia formale alla questura di Grosseto in relazione ad alcuni approvvigionamenti di gasolio – ha scritto l’azienda – La persona attualmente oggetto di indagine non è più comunque dipendente".