Formazione per gli insegnanti, il piano per le "Colline dell’Albegna"

Insegnanti ed educatrici di Manciano si sono messe in gioco per individuare difficoltà e campanelli di allarme nei bambini, attraverso lezioni teorico-pratiche sull'intervento educativo, l'inclusione, l'abuso e il maltrattamento. Un importante contributo per una scuola rispettosa dei diritti del bambino.

Formazione per gli insegnanti, il piano per le "Colline dell’Albegna"

Formazione per gli insegnanti, il piano per le "Colline dell’Albegna"

Insegnanti ed educatrici sono tornate ad essere alunni. Proseguono gli incontri di formazione congiunta del Piano educativo zonale "Colline dell’Albegna", rivolto alle insegnanti e alle educatrici degli otto comuni della Conferenza zonale per l’istruzione, con capofila il comune di Manciano. La formazione, organizzata dalla coordinatrice zonale Alessandra Darini, ha previsto vari argomenti tra cui l’intervento educativo nei bambini con disturbo dello spettro autistico, l’inclusione, l’abuso e il maltrattamento nell’infanzia e ha coinvolto circa 100 partecipanti tra educatrici e insegnanti che lavorano nei nidi e nelle scuole dell’infanzia del territorio. Il penultimo incontro si è svolto ad Albinia negli spazi della palestra della scuola secondaria di primo grado. Qui si è svolta una lezione teorico-pratica dal titolo "Ritmi, suoni e gesti: importanti alleati per lo sviluppo armonioso del bambino", tenuta dalla professoressa Marta Mani, Pedagogista clinico e psicomotricista funzionale, docente dell’Istituto superiore formazione aggiornamento e ricerca (ISFAR) di Firenze. L’incontro formativo è stato un importante contributo per sottolineare la complessità dei problemi educativi e delle soluzioni da adottare per fronteggiare le particolari esigenze dei bambini, anche attraverso spunti operativi e tante idee per migliorare l’educazione prescolastica e le modalità di lavoro indispensabili per una scuola rispettosa dei diritti del bambino. Le educatrici e le insegnanti si sono messe in gioco sia per individuare difficoltà o campanelli di allarme, sia per implementare lo sviluppo di abilità e di potenzialità; il percorso che è stato proposto dalla professoressa Marta Mani è stato finalizzato a rendere le insegnanti proprietarie di strumenti adatti anche alla prevenzione. Lunedì infine si è svolto un altro appuntamento per la formazione con il dottor Antonio Narzisi, Psicologo clinico dell’IRCCS Stella Maris di Calambrone, che ha tenuto una lezione sull’"Autismo e trattamento in età prescolare".