Flash mob al parco "Peppino Impastato" Si ricorda il giornalista ucciso dalla mafia

Flash mob al parco "Peppino Impastato"  Si ricorda il giornalista ucciso dalla mafia

Flash mob al parco "Peppino Impastato" Si ricorda il giornalista ucciso dalla mafia

A 45 anni da uno dei più efferati omicidi di mafia si accendono i riflettori su Peppino Impastato, nella ricorrenza della sua morte. Il Gruppo "Agende rosse, sezione Peppino Impastato" di Grosseto, con la collaborazione di Laura Ciampini, di Libera e di Anpi (sezione Carla Nespolo) da diversi anni ha scelto di tenere questa commemorazione nel parco a lui intitolato in in via Canada. Appuntamento dunque oggi al parco "Peppino Impastato" di via Canada dalle 18,30 alle 20 con un flashmob. Una data da non lasciare sotto silenzio perché il fenomeno mafioso è ancora molto diffuso ed ha un raggio di azione amplissimo, a livello globale e planetario. Lo dimostra il recentissimo Eureka, un’inchiesta delle forze dell’ordine che ha messo in carcere un centinaio di persone legate alla ‘ndrangheta, una delle più grandi operazioni mai realizzata contro la mafia calabrese in Europa. Ma vediamo anche con sconcerto la sentenza definitiva della Cassazione sulla trattativa Stato-mafia, e l’archiviazione di una pagina della storia d’Italia piena d’ambiguità. Molti responsabili dei crimini di mafia rischiano infatti di restare impuniti. Peppino, invece, cercò di far luce sulle relazioni che Cosa nostra tesseva negli anni Settanta e che legavano la Sicilia al resto del mondo. Non ebbe dubbi che la scelta giusta fosse quella dell’indagine e della denuncia, e pagò con la vita. Essendo Peppino fermamente convinto che la cultura, la letteratura e la musica fossero un mezzo di riscatto per la dignità degli esseri umani, oggi si leggeranno brani e poesie e si ricorderà anche che proprio qualche giorno fa all’attivista è stato concesso il Premio "Peschereccio D’Oro 2023" di Mazara, per il valore culturale della sua azione.