REDAZIONE GROSSETO

Don Gianni, saluti con monito

Il parroco lascia il paese. "Serve lavorare sull’integrazione: problemi ci sono, non fate finta di nulla"

Dopo sette anni don Gianni Lanini lascia la guida della comunità parrocchiale di Castel del Piano: presto sarà il nuovo parroco di San Gimignano. Una partenza che lo stesso parroco ha voluto accompagnare con una lettera dedicata a tutta la comunità di Castel del Piano. Domenica pomeriggio si è celebrata la sua ultima messa sull’Amiata.

"Durante il suo ultimo appuntamento religioso gli abbiamo donato una targa – dice il sindaco di Castel del Piano, Michele Bartalini – in segno di profondo riconoscimento per ciò che ha fatto a Castel del Piano. L’elenco delle attività sarebbe lungo, mi piace soffermarmi su due aspetti che hanno toccato da vicino la nostra comunità. In primo luogo l’immenso lavoro che ha fatto con i giovani. Don Gianni ha saputo chiamare a sé molti ragazzi e ragazze, la sua intraprendenza e anche la sua capacità di mediare con le nuove generazioni hanno saputo creare una base giovanile solida all’interno della nostra parrocchia. In secondo luogo mi piace ricordare la sua dedizione nei confronti della locale Misericordia, è stato un collante tra la Pia associazione e la comunità locale. In occasione della sua ultima messa a Castel del Piano, gli abbiamo consegnato una targa, per omaggiarlo della sua missione spirituale compiuta sul nostro territorio".

"In questo momento mi passano davanti tante cose che abbiamo fatto e tanti momenti che abbiamo condiviso – si legge in una passaggio della lettera del Parroco rivolta agli abitanti –. Mi sento sulla pelle l’affetto di cui sono stato circondato sin dal mio arrivo a Castel del Piano".

Poi rivolgendosi alla comunità dice: "Vi chiedo di perdonarmi se in questi anni non sono stato il parroco che, forse, molti avrebbero voluto, se mi sono dedicato molto ai bambini e ai giovani togliendo così tempo agli anziani e agli adulti – scrive – e se qualcuno può essere stato scandalizzato dal mio modo di essere non sempre sufficientemente clericale".

Informale nel vestire e anche nei modi di fare, don Gianni a Castel del Piano è stato l’esempio che la sostanza conta più della forma, sapendo chiamare sé molti ragazzi che lo hanno seguito nei Cammini spirituali, durante i Grest estivi e i Campi Scuola. Poi un passaggio su quello che resta da fare.

"Restano ancora tanti capitoli aperti – dice Don Gianni –, il recupero della chiesa di San Leonardo, il ripristino della croce sul campanile della chiesa dell’Opera, opere per le quali il percorso avviato potrà concludersi felicemente nell’immediato futuro".

Una battuta sulla Misericordia. "Resta ancora in salita la strada che la Pia Associazione di Misericordia sta percorrendo, e che su questo argomento la popolazione tutta deve sentirsi interpellata per salvare questo sodalizio". Il parroco chiude sulla massiccia presenza di persone extracomunitarie nella cittadina. "Inutile negare – scrive in uno dei passaggi finali del documento – che esista un problema di integrazione, che si stiano creando sacche di illegalità, che sulla disperazione di tanta gente alcuni onorabili concittadini ci traggano illeciti guadagni o che molte di queste persone vivano al limite dell’umana decenza. Non si può far finta di niente".

Nicola Ciuffoletti