MATTEO ALFIERI
Cronaca

Estate, la Maremma piange: turismo, è un luglio nero, è un crollo di presenze

“Servono infrastrutture e idee”. Il punto di Cisl e Guerrini (Fiba Confesercenti): “Esigenze diverse. I prezzi alti? Spese da ammortizzare”. E’ comunque una mazzata per il settore balneare. Dati in totale stagnazione

Estate, la Maremma piange: turismo, è un luglio nero, è un crollo di presenze

Grosseto, 9 agosto 2025 – Un 20% in meno di presenze. Una mazzata al turismo balneare maremmano che sarà difficile da assorbire ad agosto. I dati sono chiari: la Maremma è in stagnazione, ai margini della ripresa che sta invece coinvolgendo buona parte della Toscana. Mentre la regione, nel 2024, ha visto crescere le presenze turistiche del +4,1% rispetto al 2023, con pieno recupero dei livelli pre-pandemici (2019) e una crescita del turismo internazionale del +10,3%.

“La nostra provincia - spiegano Gobbi e Tosi della Cisl - segna un preoccupante -2,6%, con una flessione ancora più marcata della componente italiana (-6,9%)”. E il 2025 non si apre meglio: nei primi mesi dell’anno, le destinazioni balneari - tra cui la Maremma - registrano un calo delle presenze, con stagionalità anticipata fortemente penalizzata che impatta in modo diretto sull’economia locale.

“Non possiamo ignorare -continuano - che la Maremma oggi è tra le aree meno performanti della Toscana. Senza una visione strategica e un piano di investimenti infrastrutturali mirati, continueremo a perdere terreno”.

Il territorio provincile probabilmente sconta un doppio svantaggio: da un lato la cronica debolezza infrastrutturale, dall’altro una forte dipendenza dal turismo interno, oggi fortemente penalizzato dalla perdita del potere d’acquisto di tante famiglie italiane. Le strade sono spesso inadatte, i collegamenti ferroviari insufficienti, i trasporti locali frammentati, l’accessibilità digitale ancora a macchia di leopardo.

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Luglio nero per le presenze in spiaggia in Maremma: mazzata per il settore balneare

“È impensabile competere con altre zone turistiche, anche toscane, se non si interviene seriamente su questi aspetti - inizia Simone Guerrini, presidente provinciale di Fiba Confesercenti e titolare di uno stabilimento a Marina di Grosseto - Il clou dovrebbe arrivare in questi giorni. Ma scordiamoci, almeno nella costa grossetana, il pienone come qualche anno fa. Il turismo è cambiato, ci sono le ferie brevi e le persone preferiscono girare tante mete che stabilizzarsi in una sola“.

Guerrini fa un’analisi più ampia: “In molte zone non esiste un turismo alberghiero perchè i grandi hotel non ci sono. Molti si muovono in areo e qui non c’è un aeroporto, non c’è autostrada. In pratica i servizi sono rimasti agli anni ’70“. Poi chiude sui prezzi: “Si lavora col ceto medio - aggiunge - e purtroppo adesso i soldi non ci sono. Comunque basta andare a fare la spesa che uno capisce come mai i prezzi sono aumentati e dunque anche l’imprenditore deve ammortizzare. Serve, a stagione finita, - chiude Guerrini - la convocazione di un tavolo fatto dalle associazioni ma anche dagli imprenditori dove fare un discorso serio e approfondito su quello che vogliamo fare in futuro. Altrimenti andrà sempre peggio“.