Conservazione dell’Albanella, via al progetto

Attività di ricerca e conservazione dell'Albanella minore in Maremma toscana: volontari e ornitologi impegnati nel salvataggio dei nidi durante la trebbiatura. Coinvolgimento della comunità per la tutela della biodiversità e sensibilizzazione ambientale.

Conservazione dell’Albanella, via al progetto

Conservazione dell’Albanella, via al progetto

Sono ricominciate da più di un mese le attività di campo dei volontari e dell’ornitologa Elena Grasso alla ricerca di esemplari di Albanella minore nell’ambito del progetto scientifico relativo: "Progetto Ricerca e Conservazione dell’Albanella minore (Circus pygargus) in Maremma toscana". Lo schivo rapace del grano, dall’insolito colore bianco-grigio e nero, vola leggiadro sui coltivi di cereali e foraggere dove fa il nido, ma diversamente da altri rapaci, crea il nido a terra e, coincidendo il periodo di nidificazione con quello della maturazione delle coltivazioni, la sua vita e quella dei nidiacei è legata alle opere di trebbiatura. Per questo chi segue il progetto controlla i coltivi, parla con gli agricoltori, è in contatto con i proprietari delle aziende agricole; trovando in tempo i nidi si mettono in sicurezza e si salva la nidiata, adottando soluzioni ad hoc sia per lo svolgimento delle operazioni agricole che per questi rapaci. Chiunque può aiutare nella ricerca in vari modi, anche con una segnalazione all’Associazione Pygargus che da anni segue il progetto, ai seguenti recapiti, mail: [email protected] , whatsapp al +393496668959. Il progetto, attivo dal 2020, sta portando a capire cosa succede a questa specie in Maremma, in Centro Italia, collegando i dati ottenuti, ottenuti sempre nel rispetto della specie, senza disturbare, questo è bene sottolinearlo, con quelli europei, per giungere ad una conoscenza più globale che aiuti a capire come intervenire. L’associazione porta avanti anche una serie di attività per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della conservazione della biodiversità, attraverso workshop, conferenze, incontri, mostre e iniziative educative nelle scuole locali, si mira a coinvolgere attivamente la comunità nella salvaguardia dell’Albanella minore e del suo ambiente, in un’ottica che non sia solo scientifica, ma con un approccio interdisciplinare alla conservazione. Così ricercatori, volontari, fotografi, artisti, due agricoltori, giornalisti, sindaci, appassionati della natura, ognuno porta la propria prospettiva unica e il proprio supporto al progetto ed alla preservazione del proprio ambiente creando una sinergia fra attività, nel fare squadra perché tutti siano uniti per un fine comune che è la preservazione della natura, dell’ambiente, e di tutti i benefici che conseguono dall’avere un ambiente salubre, sano e salutare, un paesaggio unico.