REDAZIONE GROSSETO

Cna e Confartigianto all’unisono "Adeguare i pagamenti con l’Ue"

Breda e Ciani d’accordo "Il Governo dia la svolta e azzeri subito i costi fissi"

Tra il sollevamento del tetto al contante a 5 mila euro e della soglia a 60 euro oltre la quale non possono essere rifiutate le operazioni con il Pos hanno suscitato non poche polemiche: da una parte c’è chi critica un conseguente rallentamento della lotta all’evasione fiscale, dall’altra gli esercenti rispondono evidenziando gli ingenti costi che comporta per loro lo strumento fisico in negozio (il quale, a seconda dell’accordo con la banca, prevede un canone mensile o una cifra una tantum) e le commissioni su ciascuna transazione, specialmente quelle con importi minimi.

"Il problema non sono i 60 o i 30 euro che una paersona spende e che paga elettronicamente con il pos – dice Riccardo Breda, presidente di Cna Grosseto –. L’unica cosa da fare è agire sulle commissioni. Obiettivamente adeguare i pagamenti effettuabili come negli altri paesi europei mi sembra una cosa sensata, ma dalle altre parti le Commissioni su chi paga con il pos sono state azzerate. Mi auguro che il governo capisca che questa è l’unica strada da percorrere: la digitalizzazione monetaria, che pian piano farà sparire il contante, è giusta ma ribadisco che un paese moderno deve fare in modo di togliere le commissioni per incentivare i pagamenti elettronici".

"All’interno di una manovra complessa in un lasso di tempo ristretto – dice invece Mauro Ciani, segretario generale di Confartigianato Grosseto – la scelta del Governo è stata indirizzata sulla tutela di famiglie e imprese sui risparmi. La questione relativa al pos è vecchia e giusta ma adesso le priorità sono altre. La moneta elettronica il suo utilizzo sono auspicabili, ma la cosa francamente non giustificabile è l’onere a capo delle imprese. Quindi ognuno faccia la sua parte: non si possono scaricare i costi solo sulle imprese in primis il Governo che faciliti l’azzeramento delle commissioni".