NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

Centro Olympia De Gouges: "C’è poco da festeggiare e molto da riflettere. Fenomeno in aumento"

La presidente Sabrina Gaglianone evidenzia un quadro preoccupante "Il 2024 si è chiuso con numeri in crescita, il 2025 è iniziato peggio. Noi però siamo in grado di assistere le donne in ogni fase del percorso".

La presidente Sabrina Gaglianone evidenzia un quadro preoccupante "Il 2024 si è chiuso con numeri in crescita, il 2025 è iniziato peggio. Noi però siamo in grado di assistere le donne in ogni fase del percorso".

La presidente Sabrina Gaglianone evidenzia un quadro preoccupante "Il 2024 si è chiuso con numeri in crescita, il 2025 è iniziato peggio. Noi però siamo in grado di assistere le donne in ogni fase del percorso".

Dal 1999 le operatrici del Centro Olympia de Gouges sono attive in tutta la provincia di Grosseto dando aiuto alle donne vittime di violenza. L’associazione è guidata da Sabrina Gaglianone e si avvale dell’infaticabile supporto di operatrici volontarie presenti un po’ in tutta la provincia. A collaborare con il Centro anche alcuni professionisti che, grazie all’intervento dell’associazione, forniscono consulenza alle donne vittime di violenza. Il lavoro del centro antiviolenza affronta numeri importanti: solo nel 2024 le donne accolte sono state 208 e sono stati 1091 gli interventi effettuati nelle sei sedi provinciali.

Presidente, partiamo con un commento sul 2024.

"Purtroppo è stato un anno in cui abbiamo registrato un grosso numero di casi di violenza, sia su Grosseto e che su Follonica".

Il numero degli interventi può essere un effetto delle campagne di informazione svolte negli anni?

" È difficile poter collegare questi dati alle attività divulgative e informative fatte sul territorio. In sostanza è difficile quantificare il sommerso. Forse questo ragionamento lo si può fare, a grandi linee, sull’Amiata dove il punto di ascolto ha riaperto da due anni. Nei comuni amiatini abbiamo intrapreso un progetto specifico di ascolto e comunicazione dedicato alle donne, ed effettivamente nel 2024 i numeri dei nostri interventi sono aumentati".

Abbiamo già qualche dato del 2025?

"Sì, e non sono affatto incoraggianti. In soli due mesi soltanto a Grosseto abbiamo accolto 34 donne, 16 a Follonica. Sono numeri molto importanti e sono casi complessi, insomma c’è da stare in guardia".

Cosa vuol dire casi complessi?

"Vuol dire che richiedono un intervento molto articolato e che vanno valutati con un’equipe di più specialisti".

Qual è la tendenza invece degli ultimi anni in provincia?

"Dal periodo covid i casi sono ripresi a crescere".

Quali sono, se ci sono, gli elementi che accomunano le donne che si rivolgono alla vostra associazione?

"Diciamo che c’è un elemento costante ed è la fascia di età. Nella maggior parte dei casi le donne che accogliamo hanno un’età fra i 40 e i 49 anni e nella maggior parte dei casi sono italiane. Ci basta guardare i primi due mesi del 2025, 45 connazionali su 63 donne accolte".

Che servizi offrite alle donne che vi chiedono aiutano?

"Sui territori abbiamo operatrici di accoglienza volontarie e ben formate. Poi ci affidiamo a professioniste che offrono assistenza, come ad esempio le psicologhe. Il servizio è sempre gratuito per le donne vittime di violenza, ci pensiamo noi, tramite degli accordi a intervenire economicamente. Abbiamo anche case rifugio. Il percorso generalmente inizia con un colloquio in una saletta riservata e sempre rispettando i tempi necessari ad ogni donna per elaborare la propria situazione, prosegue con la definizione di un percorso su misura e condiviso tra la donna e l’operatrice che è sempre in rete con i servizi del territorio".

L’8 marzo. Cosa farete?

"Nei giorni che precedono l’evento e che seguono la festa saremo attive con collaborazioni ed eventi vari ma sabato, 8 marzo, nello specifico abbiamo deciso di non fare niente, vivremo solo un momento di piazza a Grosseto. Vogliamo dare un segnale per far capire che ad oggi, visti i numeri non c’è niente da festeggiare. Piuttosto c’è da riflettere".