
Inaugurata sabato la mostra che ci trascina indietro di decenni. Ci sono le serigrafie di Andy Warhol e non potevano mancare i fumetti.
GROSSETOInaugurata La Città Visibile 2025, la manifestazione di arte e animazione culturale urbana che è tornata a colorare Grosseto grazie alla Fondazione Grosseto Cultura, al Comune e al contributo della Fondazione CR Firenze. Al Polo culturale Le Clarisse è dunque visitabile grande mostra "Anni Ottanta. Grosseto tra riflusso e postmoderno", un’esposizione collettiva e partecipata che resterà visitabile fino a domenica. La mostra – a ingresso gratuito – si propone come un vero e proprio progetto "open source": cittadini e cittadine sono infatti invitati a contribuire prestando oggetti simbolo di quegli anni, dai vinili ai giocattoli, dai capi d’abbigliamento agli apparecchi elettronici, creando un racconto visivo e affettivo del decennio.
La sezione "Arte" si articola in due mostre parallele. La prima, curata dal gallerista Maurizio Ticci, porta a Grosseto serigrafie originali di Andy Warhol, insieme a opere di altri nomi celebri come Christo, offrendo uno sguardo internazionale sulla produzione visiva degli anni ’80. L’altra mostra mette in luce il patrimonio artistico del Comune di Grosseto, con opere italiane del periodo, tra cui spiccano quelle di Mario Schifano.
Al confine tra installazione e performance si colloca il progetto "My secret diary 80", ideato e interpretato da Elena Guerrini, che trasforma una stanza in un viaggio emozionale tra memorie, suoni e diari dell’epoca. Il pubblico è chiamato a partecipare portando i propri diari.
La sezione "Fumetti" rende omaggio a due giganti del disegno italiano: Armando Orfeo, artista grossetano che negli anni ’80 pubblicava su "Frigidaire", e Andrea Pazienza, di cui saranno esposte tavole originali della collezione di Gianmarco Bragaglia (Gipo). La mostra sarà aperta fino a domenica, con orario 10–13 e 17–20.