
"Vietato entrare alle persone che hanno effettuato la vaccinazione negli ultimi 15 giorni". C’è scritto così in un cartello affisso fuori dalla vetrina di un negozio a Follonica, l’Ottica Valentina, a due passi dalla centralissima via Roma. E’ solo l’ultima provocazione di Valentina Fusco, ottica optometrista, che è una "No Vax" convinta: da mesi si batte infatti contro i vaccini e Green Pass. La donna fa parte anche di "Èquivaliamo Italia", un gruppo che ha vari canali Telegram, gestisce un canale su YouTube, con quasi 20mila iscritti dove si collega con lunghissime dirette, peraltro molto seguite. "L’ho messo – ha detto durante la diretta – perché sono più pericolosi i vaccinati dei non vaccinati che fanno il tampone". Una battaglia, la sua, che va avanti da molto tempo: lo scorso aprile fu fra le organizzatrici di una manifestazione della rete di cittadini aderente a World wide demonstration, per il "ritorno alla libertà e al rispetto dei diritti umani". Ma nel suo ultimo video ha anche rinnegato il suo essere cittadina Italiana. "Noi sappiamo chi siamo, dobbiamo ricusare i documenti che ci codificano come dei numeri, come la carta d’identità. Sono documenti che non mi appartengono più. Non ho bisogno che un Comune mi dica se io sono o non sono. L’unico documento valido e reale è il codice fiscale". Si considera dunque un apolide: "Oggi un apolide è una persona invisibile, senza patria e senza cittadinanza. E’ per questo motivo una persona del genere viene associata ad essere malsana, da relegare ai margini. Ma non è così: l’apolide è uno status – aggiunge la donna –. Io mi sento cittadino e libero. Non ho diritti e non ho doveri. Ma alcuni diritti non sono violabili: cura, istruzione, asilo politico. Esiste anche il passaporto per l’apolide. È uno status che non piace, ma che esiste".