
Un momento della cerimonia di assegnazione della borsa di studio «Marco Breschi» alla dottoressa Marianna Maggi
"La nostra azienda punta molto sulla ricerca e sviluppo e l’ambito cardiologico ne è la dimostrazione". Così il direttore generale Antonio D’Urso apre la giornata di celebrazione dell’assegnazione della borsa di studio dedicata alla memoria di Marco Breschi. Intitolata al compianto cardiologo, destinataria Marianna Maggi, tecnica di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare . Così dopo una "raccolta congiunta" (come è stata definita ieri durante la presentazione) fra Asl, privati e Lions Club, sono stati raccolti 36mila euro (20mila dal Lions e 16mila dall’azienda e privati). "Questa borsa di studio – dice il direttore della Cardiologia, Ugo Limbruno – serve per dare prospettive future al telemonitoraggio per migliorarlo e potenziarlo grazie ad una figura professionale. Viene attaccato un pacemaker ad un defibrillatore, che tiene sotto controllo i parametri quotidiani ed i pazienti vengono a fare un controllo per costatare la continua funzione del tale". "Marco – ha detto emozionato il padre del compianto medico – amava la medicina ed il suo lavoro che faceva con passione, scrupolo e grande entusiasmo".
"Sono onorata di aver vinto la borsa – dice Marianna Maggi –, mi impegnerò a portare avanti il progetto ed incrementare la ricerca nell’elettro fisiologia".
"Marianna – conclude il direttore del presidio ospedaliero Michele Dentamaro – verrà a lavorare in una cardiologia che per cinque anni consecutivi, visto i dati di Agenas con piano nazionale esiti, è al primo posto per il più basso tasso di mortalità. Siamo una piccola provincia ma con professionisti che credono nel proprio lavoro".
Maria Vittoria Gaviano