Bolletta sproporzionata. Accordo dal giudice con Confconsumatori

La famiglia grossetana ha ottenuto un accordo dinanzi all'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, riducendo le pretese del gestore a circa 400 euro. Una vittoria ottenuta grazie all'assistenza dello sportello Confconsumatori e alla prova che il gestore aveva rifiutato le autoletture del cliente.

Si è conclusa con un accordo dinanzi al conciliatore di Arera (l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) la vicenda di una famiglia grossetana che a fine 2022 aveva ricevuto una fattura da 1.400 euro per consumi di gas relativa, per il gestore, a soli 2 mesi. La famiglia si è rivolta allo sportello Confconsumatori di Grosseto: assistita dal consulente dell’associazione, l’avvocato Guido Verdiani, prima ha inviato una serie di reclami e richieste di prova della lettura, poi – a fronte della posizione irragionevole del gestore – è approdata dinanzi all’autorità per l’energia e il gas. In quella sede è stato provato che il venditore di energia aveva rifiutato di ricevere le autoletture del cliente e che, in realtà, si trattava di un conguaglio riferibile a un periodo ultra biennale: pertanto, dinanzi ad Arera, la società è capitolata e ha ridotto le proprie pretese a circa 400 euro dilazionabili. "È bene ricordare – fanno sapere dall’associazione – che la prescrizione in materia di telefonia, acqua, gas e luce è biennale e che i gestori fatturano impropriamente in conguagli".