Il Monte Amiata è la prima montagna d’Europa certificata per il forest bathing. Sostanzialmente "bagno nella foresta", il forest bathing non è propriamente come bagnarsi nell’acqua ma immergersi completamente nella natura del bosco e trarne benefici. Sono un totale di cinque le aree certificate per la funzione salutistica, 3 fanno parte del consorzio forestale dell’Amiata grossetana e sono nel comune di Castel del Piano (La Montagnola), a Seggiano (Pozzo Stella) e a Santa Fiora Fonte delle Monache per un totale di circa 70 ettari di faggi. Altre due aree nel versante senese, nei boschi della società Macchia Faggeta (circa 23 ettari). Quello amiatino è un bosco che fa bene alla mente e al corpo e il percorso per far si che queste funzioni venissero certificate è iniziato negli anni passati. Nel 2022 il Consorzio forestale dell’Amiata ha ottenuto la certificazione dei Servizi ecosistemici con l’obiettivo della funzione turistico-ricreativa e la certificazione della funzione salutistica, cioè l’idoneità di un bosco a generare benessere forestale. Precedentemente il bosco amiatino, proprio per la sua gestione sostenibile gestito dal Consorzio era già stato certificato Pefc (2003). "Siamo stati i primi in Italia - dicono dal Consorzio - come certificazione aziendale, questo ci ha consentito, sempre con il sistema Pefc, di ottenere la certificazione per servizi ecosistemici, sia per il turismo che per il benessere forestale, ovvero forest bathing". Il Pefc Italia è un’associazione senza fini di lucro che costituisce l’organo di governo nazionale del sistema di certificazione Pefc (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes), cioè il Programma di Valutazione degli schemi di certificazione forestale. Di recente è stato scritto uno standard per certificare l’uso salutistico delle foreste e tra gli autori c’è Marco Mencagli, agronomo, libero professionista e collaboratore di Pefc Italia. "Ho collaborato – spiega Mencagli – alla stesura dello standard per il servizio ecosistemico, sia quello turistico ricreativo che quello dedicato al benessere in foresta. La frequentazione di queste aree amiatine certificate è consigliata per un tempo che sia efficace dal punto di vista dell’azione sull’organismo umano e questo tempo dipende da ciò che le singole persone voglio ottenere da un’area. Se vogliamo recuperare dalla fatica, possono essere due ore di passeggio, ma è bene chiarire non ci sono attività specifiche. Si può camminare, meditare, fare yoga. Se poi si vuole sfruttare i benefici biofisici della faggeta, bisogna seguire un protocollo studiato in Giappone, sono consigliare sessioni di 3 ore giornaliere, circa 10 ore complessive per arrivare a respirare monoterpeni, sostanze rilasciate dai faggi che producono vantaggi anche al sistema immunitario".
Nicola Ciuffoletti